PD: Travanut, da rifare linee guida riforma urbanistica
(ACON) Trieste, 20 gen - COM/MPB - "Le linee guida sulla
riforma del governo del territorio oggetto della seduta odierna
della IV Commissione sono - scrive il consigliere del PD Mauro
Trvanut in una nota - quelle deliberate dalla Giunta regionale
ancora il 15 ottobre 2009. Pertanto, appare subito evidente come
esse siano diventate obsolete dopo l'entrata in vigore della
legge 22/2009 (Procedure per l'avvio della riforma urbanistica),
anzi, ormai proprio superate da quanto previsto dalla stessa
normativa.
"La legge regionale 22 demanda alla Giunta il compito di
predisporre nuove linee guida non più solo di procedura, ma
soprattutto di contenuti.
Il gruppo del PD ha quindi preso atto delle difficoltà della
maggioranza nel trattare la materia, rese palesi dall'annuncio
dello stesso presidente della IV Commissione di voler
approfondire meglio le linee guida, anche tenendo conto dei
pareri autorevoli forniti dai soggetti auditi la scorsa
settimana.
"Da questi soggetti - prosegue Travanut - vi è stata, in
particolare, la richiesta della massima concertazione sui nuovi
strumenti di pianificazione e la richiesta di semplificazione
delle procedure burocratiche fin qui previste. Da più parti è
emerso il concetto che per ottenere un corretto governo del
territorio è necessario che la Regione mantenga la sua funzione
programmatica sulle grandi opere. Il tema della pianificazione
d'area vasta è stato al centro di più interventi rivolti a
chiedere maggiore chiarezza sui diversi ruoli degli enti
istituzionali. Il PD ritiene che le previsioni siano vaghe sia
sulle responsabilità che sui meccanismi. Tale ambiguità si
riscontra anche sul sistema della copianificazione. Infatti, dopo
l'abolizione degli ASTER, la maggioranza propone i sistemi
territoriali locali senza però dire come vengono individuati.
Pure il fatto che manchi a tutt'oggi il parere del Consiglio
delle Autonomie locali la dice lunga sul grado di effettivo
coinvolgimento degli enti locali che non può essere solo di
facciata, ma che deve essere di sostanza.
"Il gruppo del PD condivide la preoccupazione espressa da molti
sui tempi che ci vorranno per la piena realizzazione della
riforma.
"Inoltre - è l'annotazione conclusiva del consigliere - è emersa
da più parti l'esigenza di gestire la fase transitoria, visti i
tempi non brevi per la stesura del nuovo piano. Diversi soggetti
si sono anche espressi per il rafforzamento della struttura
regionale di pianificazione, e hanno chiesto che si mantenga
all'interno della stessa struttura l'elaborazione del nuovo Piano
di governo del territorio, evitando i bandi di gara aperti a
tecnici esterni che rischiano di non conoscere la nostra realtà
regionale".