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PD: Travanut, da rifare linee guida riforma urbanistica

20.01.2010
18:06
(ACON) Trieste, 20 gen - COM/MPB - "Le linee guida sulla riforma del governo del territorio oggetto della seduta odierna della IV Commissione sono - scrive il consigliere del PD Mauro Trvanut in una nota - quelle deliberate dalla Giunta regionale ancora il 15 ottobre 2009. Pertanto, appare subito evidente come esse siano diventate obsolete dopo l'entrata in vigore della legge 22/2009 (Procedure per l'avvio della riforma urbanistica), anzi, ormai proprio superate da quanto previsto dalla stessa normativa.

"La legge regionale 22 demanda alla Giunta il compito di predisporre nuove linee guida non più solo di procedura, ma soprattutto di contenuti. Il gruppo del PD ha quindi preso atto delle difficoltà della maggioranza nel trattare la materia, rese palesi dall'annuncio dello stesso presidente della IV Commissione di voler approfondire meglio le linee guida, anche tenendo conto dei pareri autorevoli forniti dai soggetti auditi la scorsa settimana.

"Da questi soggetti - prosegue Travanut - vi è stata, in particolare, la richiesta della massima concertazione sui nuovi strumenti di pianificazione e la richiesta di semplificazione delle procedure burocratiche fin qui previste. Da più parti è emerso il concetto che per ottenere un corretto governo del territorio è necessario che la Regione mantenga la sua funzione programmatica sulle grandi opere. Il tema della pianificazione d'area vasta è stato al centro di più interventi rivolti a chiedere maggiore chiarezza sui diversi ruoli degli enti istituzionali. Il PD ritiene che le previsioni siano vaghe sia sulle responsabilità che sui meccanismi. Tale ambiguità si riscontra anche sul sistema della copianificazione. Infatti, dopo l'abolizione degli ASTER, la maggioranza propone i sistemi territoriali locali senza però dire come vengono individuati. Pure il fatto che manchi a tutt'oggi il parere del Consiglio delle Autonomie locali la dice lunga sul grado di effettivo coinvolgimento degli enti locali che non può essere solo di facciata, ma che deve essere di sostanza.

"Il gruppo del PD condivide la preoccupazione espressa da molti sui tempi che ci vorranno per la piena realizzazione della riforma.

"Inoltre - è l'annotazione conclusiva del consigliere - è emersa da più parti l'esigenza di gestire la fase transitoria, visti i tempi non brevi per la stesura del nuovo piano. Diversi soggetti si sono anche espressi per il rafforzamento della struttura regionale di pianificazione, e hanno chiesto che si mantenga all'interno della stessa struttura l'elaborazione del nuovo Piano di governo del territorio, evitando i bandi di gara aperti a tecnici esterni che rischiano di non conoscere la nostra realtà regionale".