LN: Razzini, elettrodotto Redipuglia-Udine, prima l'ambiente
(ACON) Trieste, 21 gen - COM/DT - La tutela del territorio e
della cittadinanza deve essere presupposto imprescindibile per i
lavori dell'elettrodotto Redipuglia-Udine ovest.
Lo sostiene il consigliere regionale della Lega Nord Federico
Razzini che invita a non sacrificare gli equilibri ambientali e
il futuro della cittadinanza sull'altare di uno sviluppo che si
può perseguire senza stravolgere il paesaggio.
Sulla vicenda Razzini ha presentato un'interrogazione alla Giunta
per sapere quali iniziative intenda prendere per tutelare
l'interesse regionale e in particolare dei Comuni coinvolti
direttamente. L'ipotesi migliore sarebbe quella di interrare
l'elettrodotto, per evitare un impatto ambientale eccessivo e
conseguenze che inficerebbero anche lo sviluppo economico del
territorio.
In linea di massima, la Giunta dovrebbe esprimere un parere
politico per opere di questa natura, a prescindere dai semplici
pareri tecnici, che sono rilevanti ma non vincolanti. Ma con la
legge 141 del 3 ottobre scorso è previsto che i poteri di
autorizzazione ambientale in materia di trasmissione e
distribuzione dell'energia per i quali ricorrano particolari
ragioni d'urgenza siano affidati a un commissario.
Questo significa - aggiunge Razzini - che esiste la possibilità,
quantomeno in teoria, che l'Esecutivo regionale venga bypassato.
A quel punto dovremmo subire una decisione presa dall'alto senza
la possibilità di poter intervenire. E' chiaro che non possiamo
permettere che altri decidano per noi, né sarebbe ragionevole
attendere con le mani in mano che si muova qualcosa. Per questo -
conclude Razzini - chiedo alla Giunta di rendere note le
iniziative stabilite per tutelare gli interessi del territorio,
anche alla luce delle rimostranze cui abbiamo assistito in questi
mesi da parte dei cittadini dei Comuni che dovrebbero essere
interessati dall'attraversamento dell'elettrodotto.