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LN: Razzini, elettrodotto Redipuglia-Udine, prima l'ambiente

21.01.2010
15:31
(ACON) Trieste, 21 gen - COM/DT - La tutela del territorio e della cittadinanza deve essere presupposto imprescindibile per i lavori dell'elettrodotto Redipuglia-Udine ovest.

Lo sostiene il consigliere regionale della Lega Nord Federico Razzini che invita a non sacrificare gli equilibri ambientali e il futuro della cittadinanza sull'altare di uno sviluppo che si può perseguire senza stravolgere il paesaggio.

Sulla vicenda Razzini ha presentato un'interrogazione alla Giunta per sapere quali iniziative intenda prendere per tutelare l'interesse regionale e in particolare dei Comuni coinvolti direttamente. L'ipotesi migliore sarebbe quella di interrare l'elettrodotto, per evitare un impatto ambientale eccessivo e conseguenze che inficerebbero anche lo sviluppo economico del territorio.

In linea di massima, la Giunta dovrebbe esprimere un parere politico per opere di questa natura, a prescindere dai semplici pareri tecnici, che sono rilevanti ma non vincolanti. Ma con la legge 141 del 3 ottobre scorso è previsto che i poteri di autorizzazione ambientale in materia di trasmissione e distribuzione dell'energia per i quali ricorrano particolari ragioni d'urgenza siano affidati a un commissario.

Questo significa - aggiunge Razzini - che esiste la possibilità, quantomeno in teoria, che l'Esecutivo regionale venga bypassato. A quel punto dovremmo subire una decisione presa dall'alto senza la possibilità di poter intervenire. E' chiaro che non possiamo permettere che altri decidano per noi, né sarebbe ragionevole attendere con le mani in mano che si muova qualcosa. Per questo - conclude Razzini - chiedo alla Giunta di rendere note le iniziative stabilite per tutelare gli interessi del territorio, anche alla luce delle rimostranze cui abbiamo assistito in questi mesi da parte dei cittadini dei Comuni che dovrebbero essere interessati dall'attraversamento dell'elettrodotto.