PD: Codega, su caso Sanaa disinformazione e inciviltà
(ACON) Trieste, 25 gen - COM/AB - "Si resta esterrefatti
riguardo a quanto sta succedendo ad Azzano Decimo, in riferimento
al caso Sanaa. Disinformazione, chiusura mentale, arroganza si
mescolano assieme nel creare un atteggiamento, da parte della
Lega, di assoluta inciviltà".
La presa di posizione è del consigliere regionale del PD Framco
Codega che aggiunge.
"Il sindaco Bortolotti invoca l'osservanza delle norme: quali
norme? La sua ordinanza (la n. 4 del 2008) che, come già
comunicato all'Asgi in data 29 ottobre 2008, la stessa
Commissione europea considera non rispondente alla normativa
europea per una eccessiva onerosità posta a carico degli
stranieri? La stessa ordinanza sulla quale questa Giunta
regionale nell'ottobre 2009, per voce dell'assessore Kosic,
chiedeva spiegazioni allo stesso sindaco per evitare l'inizio di
una procedura di infrazione da parte della Commissione europea?
"Incominci il sindaco, invece, ad applicare le norme, nazionali
ed europee. Applichi l'art. 41 del Decreto Legislativo. n. 286
(Testo unico sull'immigrazione) che equipara gli stranieri
titolari della Carta di soggiorno ai cittadini italiani "ai fini
della fruizione delle provvidenze e delle prestazioni, anche
economiche, di assistenza sociale". Incominci il sindaco ad
applicare la Direttiva Europea 2003/109 che all'art. 11 dispone
che il "soggiornante di lungo periodo gode dello stesso
trattamento dei cittadini nazionali per quanto riguarda le
prestazioni sociali, l'assistenza sociale e la protezione sociale
ai sensi della legislazione nazionale".
"Il segretario regionale della Lega, Fontanini, giustifica
l'operato del suo sindaco affermando che l'assistenza in Friuli
Venezia Giulia è "pagata dai contributi dei residenti" ed è
giusto che noi pensiamo prima ai residenti friulani. E'
intollerabile - conclude Codega - perché così si misconosce che
l'assistenza nella nostra regione è pagata egualmente dai
residenti italiani come dai residenti stranieri regolarmente
soggiornanti, e poiché la inciviltà di questa maggioranza
politica ha escluso una quota parte di questi stranieri dal
poterne usufruire, con tutta una serie di paletti messi via via
nel corso dei diciotto mesi trascorsi (bonus bebè, accesso case
Ater, fondo povertà) si può ben dire che gli stranieri pagano il
servizio assistenza di questa regione ben più che gli italiani.
Qui non manca solo buon senso. Qui mancano conoscenza dei fatti,
senso della legalità e i più elementari principi di umanità".