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PD: Codega, su caso Sanaa disinformazione e inciviltà

25.01.2010
14:42
(ACON) Trieste, 25 gen - COM/AB - "Si resta esterrefatti riguardo a quanto sta succedendo ad Azzano Decimo, in riferimento al caso Sanaa. Disinformazione, chiusura mentale, arroganza si mescolano assieme nel creare un atteggiamento, da parte della Lega, di assoluta inciviltà".

La presa di posizione è del consigliere regionale del PD Framco Codega che aggiunge.

"Il sindaco Bortolotti invoca l'osservanza delle norme: quali norme? La sua ordinanza (la n. 4 del 2008) che, come già comunicato all'Asgi in data 29 ottobre 2008, la stessa Commissione europea considera non rispondente alla normativa europea per una eccessiva onerosità posta a carico degli stranieri? La stessa ordinanza sulla quale questa Giunta regionale nell'ottobre 2009, per voce dell'assessore Kosic, chiedeva spiegazioni allo stesso sindaco per evitare l'inizio di una procedura di infrazione da parte della Commissione europea?

"Incominci il sindaco, invece, ad applicare le norme, nazionali ed europee. Applichi l'art. 41 del Decreto Legislativo. n. 286 (Testo unico sull'immigrazione) che equipara gli stranieri titolari della Carta di soggiorno ai cittadini italiani "ai fini della fruizione delle provvidenze e delle prestazioni, anche economiche, di assistenza sociale". Incominci il sindaco ad applicare la Direttiva Europea 2003/109 che all'art. 11 dispone che il "soggiornante di lungo periodo gode dello stesso trattamento dei cittadini nazionali per quanto riguarda le prestazioni sociali, l'assistenza sociale e la protezione sociale ai sensi della legislazione nazionale".

"Il segretario regionale della Lega, Fontanini, giustifica l'operato del suo sindaco affermando che l'assistenza in Friuli Venezia Giulia è "pagata dai contributi dei residenti" ed è giusto che noi pensiamo prima ai residenti friulani. E' intollerabile - conclude Codega - perché così si misconosce che l'assistenza nella nostra regione è pagata egualmente dai residenti italiani come dai residenti stranieri regolarmente soggiornanti, e poiché la inciviltà di questa maggioranza politica ha escluso una quota parte di questi stranieri dal poterne usufruire, con tutta una serie di paletti messi via via nel corso dei diciotto mesi trascorsi (bonus bebè, accesso case Ater, fondo povertà) si può ben dire che gli stranieri pagano il servizio assistenza di questa regione ben più che gli italiani. Qui non manca solo buon senso. Qui mancano conoscenza dei fatti, senso della legalità e i più elementari principi di umanità".