PD: Pupulin, più concretezza su precari e disoccupati
(ACON) Trieste, 26 gen - COM/DT - Arriva una nuova fase,
estremamente delicata, nel governo del mercato del lavoro. E a
sottolinearla è Paolo Pupulin, consigliere regionale del Partito
Democratico.
"Occorre tenere alta l'attenzione sulle tendenze della cassa
integrazione ordinaria e straordinaria, ma poi bisogna anche non
farsi alcuna illusione su una ripresa che possa ridimensionare in
modo decisivo l'uso di questi ammortizzatori sociali. Non c'è
purtroppo, per una minuscola riduzione del 4,3% della cassa
integrazione di dicembre, da essere ottimisti a fronte di un 2009
anno nero, in cui è decuplicata.
"Bisogna essere prudenti, attendere i dati di gennaio per
incominciare a comprendere cosa ci aspetta nel 2010. E'
importante - aggiunge Pupulin - confermare e affinare l'utilizzo
degli ammortizzatori sociali, in particolare quelli in deroga,
per poter continuare a intervenire a favore dei dipendenti delle
aziende che hanno o stanno esaurendo il ricorso a quelli ordinari
e straordinari.
"Oggi il rischio dietro l'angolo, al di là delle statistiche
strumentalmente ottimistiche e senza alcuna corrispondenza con la
realtà, è il passaggio dalla cassa integrazione alla
disoccupazione che si segnala in significativa crescita anche in
Friuli Venezia Giulia. Tra l'altro, accompagnata dall'assenza di
prospettive occupazionali per chi il lavoro lo perde o lo cerca
magari per la prima volta, come i giovani.
"Sarebbe opportuno che l'amministrazione di centrodestra -
prosegue il consigliere di opposizione - affrontasse con più
concretezza e vigore la situazione dei precari e la gestione dei
lavori socialmente utili e di quelli (introdotti con l'ultima
Finanziaria) di pubblica utilità. Sarebbe corretto sapere quanti
lavoratori a contratto di collaborazione a progetto, avendo perso
il lavoro, abbiano ottenuto almeno l'una tantum, molto
propagandata dai governi nazionale e regionale. Le scarne notizie
in nostro possesso parlano di numeri limitatissimi, in regione
poco più di 50 casi nel corso del 2009, che se fossero veri
rappresenterebbero un flop micidiale. Troppi ostacoli
burocratici, complicati percorsi che speriamo siano stati
superati con l'ultimo regolamento, hanno impedito di ricevere un
sostegno che, seppur limitato, in Friuli Venezia Giulia poteva
arrivare fino al 30% del reddito percepito nel corso dell'anno.
"Allo stesso modo sarebbe interessante conoscere non solo il
numero dei progetti di lavoro socialmente utili presentati dalle
amministrazioni locali e riconosciuti dalla Regione, ma
soprattutto quanti lavoratori cassintegrati e disoccupati
speciali siano stati effettivamente impegnati in attività utili
per se stessi e per le loro comunità. Anche in questo caso sembra
che la partecipazione sia stata molto scadente.
"Con la Finanziaria, come più volte da me sollecitato, sono stati
finanziati i lavori di pubblica utilità. E' trascorso già un mese
e mezzo, non abbiamo notizie su come si intenda muoversi, su come
si cerchi di mettere in moto le amministrazioni locali che mi
risultano interessate a dare risposte ai tanti disoccupati senza
alcun reddito che a loro quotidianamente si rivolgono. Ben
vengano - conclude Pupulin - tutte le analisi su quanto è
accaduto, ma adesso si diano le risposte urgenti che i cittadini
in maggiori difficoltà si attendono".