Citt: Colussi e Alunni Barbarossa, Tondo e il piano nucleare
(ACON) Trieste, 28 gen - COM/MPB - "Il fatto che nel corso
della Conferenza delle Regioni svoltasi ieri a Roma, il Friuli
Venezia Giulia, assieme a Lombardia e Veneto, abbia espresso il
suo assenso al piano nucleare del Governo pone questioni di
merito e di metodo".
A sostenerlo sono i consiglieri del gruppo Cittadini in Consiglio
regionale, Piero Colussi e Stefano Alunni Barbarossa con una
dichiarazione riguardante la posizione del presidente della
Regione Tondo rispetto al piano nucleare del Governo.
"Nel merito- scrivono - perchè né il programma del Governo
Berlusconi, né il programma di Renzo Tondo prevedevano
esplicitamente l'opzione nucleare. Non ci sono impegni traditi o
disattesi rispetto ai programmi elettorali, ma si tratta di
scelte che sovvertono la volontà popolare espressa in maniera
massiccia anche in Friuli Venezia Giulia nel referendum del 1987.
"Nel metodo, perchè il presidente Tondo, prima di decisioni di
così vasto impatto e portata per la vita quotidiana della nostra
regione, avrebbe dovuto sentire il dovere di aprirsi ad un serio
confronto a livello istituzionale e all'ascolto della volontà
della comunità regionale che si trova ora a fare i conti con una
scelta compiuta, gravida di conseguenze imprevedibili per il
futuro.
"Comprendiamo - proseguono i due consiglieri - ancora meglio
oggi, alla luce di questo impegnativo e grave pronunciamento
nella Conferenza delle Regioni, la ragione delle reticenti ed
insufficienti risposte date dall'assessore Riccardi, lo scorso 1
ottobre in Consiglio regionale, rispondendo sulla questione
nucleare e, in particolare, sull'ipotesi che uno dei siti idonei
fosse stato individuato a Monfalcone.
"Resta da sottolineare che, con questo voto, la Regione si è di
fatto iscritta nel novero delle Regioni che, sostenendo
ufficialmente il piano nucleare del Governo, potrebbero essere
preferenzialmente individuate quale ambito di insediamento delle
nuove centrali. Con buona pace di Monfalcone e dell'intera
comunità del Friuli Venezia Giulia.
"Anche alla luce di queste rapide accelerazioni, - concludono -
sarebbe stato oltremodo opportuno l'esame da parte del Consiglio
regionale, già nel corso della prossima seduta d'Aula, della
mozione da noi predisposta - e sottoscritta dagli altri gruppi di
opposizione - proprio sulle politiche filonucleari dei governi
nazionale e regionale. Un'occasione perduta per essere al passo
con i problemi della comunità regionale.