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Citt: Colussi e Alunni Barbarossa, Tondo e il piano nucleare

28.01.2010
15:38
(ACON) Trieste, 28 gen - COM/MPB - "Il fatto che nel corso della Conferenza delle Regioni svoltasi ieri a Roma, il Friuli Venezia Giulia, assieme a Lombardia e Veneto, abbia espresso il suo assenso al piano nucleare del Governo pone questioni di merito e di metodo".

A sostenerlo sono i consiglieri del gruppo Cittadini in Consiglio regionale, Piero Colussi e Stefano Alunni Barbarossa con una dichiarazione riguardante la posizione del presidente della Regione Tondo rispetto al piano nucleare del Governo.

"Nel merito- scrivono - perchè né il programma del Governo Berlusconi, né il programma di Renzo Tondo prevedevano esplicitamente l'opzione nucleare. Non ci sono impegni traditi o disattesi rispetto ai programmi elettorali, ma si tratta di scelte che sovvertono la volontà popolare espressa in maniera massiccia anche in Friuli Venezia Giulia nel referendum del 1987.

"Nel metodo, perchè il presidente Tondo, prima di decisioni di così vasto impatto e portata per la vita quotidiana della nostra regione, avrebbe dovuto sentire il dovere di aprirsi ad un serio confronto a livello istituzionale e all'ascolto della volontà della comunità regionale che si trova ora a fare i conti con una scelta compiuta, gravida di conseguenze imprevedibili per il futuro.

"Comprendiamo - proseguono i due consiglieri - ancora meglio oggi, alla luce di questo impegnativo e grave pronunciamento nella Conferenza delle Regioni, la ragione delle reticenti ed insufficienti risposte date dall'assessore Riccardi, lo scorso 1 ottobre in Consiglio regionale, rispondendo sulla questione nucleare e, in particolare, sull'ipotesi che uno dei siti idonei fosse stato individuato a Monfalcone.

"Resta da sottolineare che, con questo voto, la Regione si è di fatto iscritta nel novero delle Regioni che, sostenendo ufficialmente il piano nucleare del Governo, potrebbero essere preferenzialmente individuate quale ambito di insediamento delle nuove centrali. Con buona pace di Monfalcone e dell'intera comunità del Friuli Venezia Giulia.

"Anche alla luce di queste rapide accelerazioni, - concludono - sarebbe stato oltremodo opportuno l'esame da parte del Consiglio regionale, già nel corso della prossima seduta d'Aula, della mozione da noi predisposta - e sottoscritta dagli altri gruppi di opposizione - proprio sulle politiche filonucleari dei governi nazionale e regionale. Un'occasione perduta per essere al passo con i problemi della comunità regionale.