PD: Lupieri, il Piano sanitario è inaccettabile
(ACON) Trieste, 28 gen - COM/DT - "Inaccettabile il Piano
sociosanitario che l'assessore alla Salute Vladimir Kosic ha
avuto l'ardire di presentare, complice la Giunta Tondo, generando
aspre critiche nella sua stessa maggioranza. Un piano che -
scrive in una nota il consigliere regionale del Partito
Democratico Sergio Lupieri - determina uno scollamento tra
ospedale e territorio con una cultura ospedalocentrica che
indebolisce l'assistenza delle cure primarie.
Di fatto quindi, aggiunge, viene depotenziato il territorio
mentre gli ospedali di rete divengono subalterni ai tre nosocomi
di Trieste, Udine e Pordenone, perdendosi così quell'integrazione
ospedale territorio fondamentale per la continuità assistenziale.
Gravissimo poi - annota ancora - il blocco del turnover nel
comparto sanitario, con assunzioni che coprono il 20% di chi va
in pensione senza un piano di programmazione e con una
contrattazione centralizzata. Si prevede così una perdita di
2.000 operatori per gli anni 2010-2011. L'indebolimento degli
IRCCS, dovuto al dimezzamento di strutture e funzioni, farà
perdere la loro capacità attrattiva confermando il sospetto che a
livello nazionale vi sia la volontà di sopprimere proprio gli
istituti di cura a carattere scientifico quali strutture
pubbliche creando fondazioni di tipo privato.
Infine, l'introduzione di fondi integrativi senza un ragionamento
è allarmante ancora di più in quanto non sono ben definiti i
livelli essenziali di assistenza.
Quindi, per Lupieri un Piano che porta a un indebolimento del
pubblico con privatizzazioni, esternalizzazioni di servizi,
ricorso alle assicurazioni. Un Piano che mette a rischio il
modello di sanità del nostro servizio sanitario regionale basato
sulla solidarietà, equità e universalità delle cure.
Abbiamo il tragico sospetto che pochi esponenti della maggioranza
di centrodestra sappiano veramente dove si sta andando, tutti
presi a salvaguardare il proprio piccolo territorio e non
consapevoli di stravolgere un modello di sanità sempre
migliorabile ma che finora aveva dato risposte positive",
conclude il consigliere del PD.