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III Comm: audizione su Piano sociosanitario, i consiglieri (3)

29.01.2010
16:12
(ACON) Trieste, 29 gen - DT - Nel Piano viene tralasciata tutta la dimensione territoriale e sociosanitaria, è stata la critica di Franco Codega, del PD. I grandi risparmi si fanno con la prevenzione eppure questo tema, strategico, non è stato nemmeno sfiorato. Ma se si modifica una parte del sistema, poi il riverbero è sull'insieme. Il 118 su base regionale a Palmanova? Trovo più funzionale che rimanga così, provinciale.

Il Piano dovrebbe essere davvero la sintesi delle reali necessità del Friuli Venezia Giulia, le scelte non possono essere targate, ha commentato Franco Brussa del PD. Questa è una bozza di regole, peraltro nemmeno supportata da dati, quindi non è operativa. Questo programma, poi, sottrae la sanità alla provincia di Gorizia. Non c'è un progetto, nessun ospedale di riferimento è previsto nell'Isontino, occorre dare dignità a Gorizia. E manca qualsiasi accenno alla politica sanitaria transfrontaliera.

C'è uno scontro all'interno della maggioranza su questa bozza, mai un Piano sociosanitario è stato accompagnato da tante polemiche, ha affermato Gianfranco Moretton (PD). La maggioranza ci deve rispondere in merito alla volontà di elaborare un Piano serio e compatibile con le aspettative dei cittadini. Perché questa bozza fa acqua da tutte le parti, è confusa e pasticciata. L'organizzazione sanitaria sul territorio viene stravolta con alcuni ospedali che avranno il comando sugli altri, il sistema territoriale viene decapitato. E tutto per una supposta mancanza di risorse.

Non siamo obbligati a realizzare un nuovo Piano e non c'è uno scontro nella maggioranza, gli ha risposto Massimo Blasoni per il Pdl. Il Piano della Giunta rappresenta la maggioranza. Che poi venga in piccola parte emendato non vuol dire che ci sarà un Piano nuovo dal punto di vista politico. Questa maggioranza condivide al 95% i contenuti della bozza che contiene regole, dà una visione complessiva. La nostra sanità ha elementi di sperequazione territoriale, per questo è necessario spendere meglio. Se riusciremo a mantenere in sicurezza la sanità con un aumento annuo dei suoi costi pari all'1,7% anche l'opposizione dovrà dirci grazie. Centrosinistra che, oltre a criticare, deve anche proporre.

(fine)