III Comm:audizione su Piano sociosanitario,i consiglieri (2)
(ACON) Trieste, 29 gen - DT - Articolata la disamina dei
consiglieri in III Commissione sul Piano sociosanitario
dell'assessore alla Salute Vladimir Kosic.
Due le richieste in apertura di discussione da parte di Sergio
Lupieri (PD): un documento che specifichi tutti i numeri della
sanità ("perché serve una base scritta, non basta il rimando a
Internet") e una serie di audizioni con tutti gli attori del
sistema. Il Piano, ha proseguito, non va considerato isolatamente
ma nell'insieme delle azioni della Giunta Tondo che finora, però,
non hanno consentito alcun risparmio. In più, con la Finanziaria
si è stabilito pure il blocco del turnover, mentre la
programmazione sociosanitaria verrà demandata ai direttori
generali e alla Direzione centrale rimarrà unicamente la
gestione. Quel modello di migliore sanità pubblica in Italia è
stato demolito.
Se questo Piano è stato stoppato dal presidente Tondo in persona
vuol dire che non esiste più, viste le divisioni all'interno
della maggioranza. Mi pare di discutere del nulla, ha aggiunto
Stefano Pustetto della SA. Ad ogni modo, quando si taglia il
personale, vorremo sapere come, dove, quanto. Anche perché la
mancata sostituzione degli operatori può voler dire il blocco di
un servizio, e allora siamo di fronte a una privatizzazione
strisciante. Con la crisi vanno tagliati innanzitutto i doppioni,
e allora perché abbiamo due facoltà di medicina, a Trieste e a
Udine? Infine, la politica sanitaria deve rimanere in capo alla
politica, non ai direttori generali.
La proposta del Piano serve anche per aprire un tavolo di
audizioni e su quelle la Commissione esprimerà le sue
valutazioni, è stato il commento di Paolo Ciani per il Pdl. Se
oggi l'assessore è presente, è qui non soltanto per ascoltare e
accettare il confronto, vuol dire che è volontà della maggioranza
e dell'Esecutivo di recepire i suggerimenti su quella bozza. Non
c'è alcun Piano alternativo, quella è e rimane la proposta.
Per Annamaria Menosso (PD) che non ci sia una nuova bozza di
Piano dopo le modifiche annunciate sulla stampa è preoccupante.
All'interno della proposta dell'assessore Kosic ci sono
bellissime affermazioni ma poi, operativamente, non sappiamo come
possano tradursi. Vorremmo comprendere dove c'è sovrabbondanza e
dove mancanza di servizi, risorse e personale, manca la
prospettiva sull'integrazione sociosanitaria, va specificato come
ridurre gli sprechi e come rendere efficace ed efficiente la
sanità. Distretti, ambiti, territorialità, non c'è una parola su
questi argomenti. Se mettiamo la persone al centro
dell'attenzione, bisogna prima analizzarne i bisogni.
Su queste materie non si può proseguire a colpi di maggioranza,
ciò provoca disorientamento nei cittadini, ha dichiarato Enio
Agnola per Idv. Non è possibile che la Giunta consideri
l'opposizione priva di contenuti, idee, suggerimenti. Possiamo
dividerci su alcuni aspetti, ma l'Esecutivo deve poter far
partecipare sulla riforma sanitaria l'interno Consiglio
regionale. Per contribuire serve però chiarezza. La regia e la
sicurezza della qualità della sanità deve restare al pubblico. La
sanità in Friuli Venezia Giulia è cresciuta attraverso
l'autonomia e la responsabilità dei territorio, sembra proprio
che questa Giunta voglia metterla in discussione.
(immagini tv)