PD: Menosso, piano sanitario debole e inattuabile
(ACON) Trieste, 29 gen - COM/MPB - "Dopo l'"Altolà" al Piano
sanitario da parte del presidente Tondo a seguito delle forti
perplessità sollevate in seno alla stessa maggioranza, ci si
aspettava che nel corso dell'audizione di oggi in III Commissione
l'assessore Kosic presentasse qualche modifica. Invece
l'assessore non ha fornito né una versione rivisitata e corretta
del Piano, né dati a sostegno delle scelte di politica sanitaria
contenute nel Piano".
Ad affermarlo, in una nota, è Annamaria Menosso, consigliere del
Partito Democratico, definendo "l'audizione inutile, o meglio,
utile a capire che una linea strategica sulla sanità di fatto non
c'è e che quindi permane un'azione di governo confusa, guidata
dalla necessità di visibilità politica piuttosto che da
considerazioni fondate su basi di efficacia delle prestazioni e
dei servizi, di efficienza nell'uso delle risorse, di
responsabilità e di risposta verso e ai cittadini quanto all'uso
del danaro pubblico".
"Il PD - prosegue Menosso - ha ribadito, pertanto, le sue riserve
sul Piano: la debolezza metodologica (mancano valutazioni sui
bisogni di salute e sulla relativa offerta), l'assenza di
importanti settori quali, ad esempio, l'assistenza distrettuale,
la prevenzione, le cure primarie, l'assenza di una linea
credibile ed economicamente sostenibile sul finanziamento alle
ASS e AO, l'inutilità di un piano per la disabilità che vada a
sovrapporsi ai Piani di Zona, la pericolosità del blocco delle
assunzioni, la perniciosità della decapitazione acritica del
supporto tecnico alle decisioni (lo smantellamento dell'Agenzia
Regionale della Sanità e la cabina di regia), lo smantellamento
del Centro Servizi Condivisi che pure aveva ottenuto importanti
risultati di risparmio. Il PD ha evidenziato inoltre la mancanza
di una spiegazione quanto alla ratio che soggiace ai tagli di
alcune funzioni ospedaliere.
"Certo, una parte della maggioranza sembra far quadrato attorno
al suo assessore, ma si è notato più di qualche imbarazzo di
fronte alla pochezza delle argomentazioni presentate a sostegno
di un Piano scarno, debole, inattuabile (è necessario rivedere
alcune norme fondanti la rete ospedaliera e la programmazione
sanitaria) e, si teme - è la sua conclusione - anche dannoso".