News


PD: Menosso, piano sanitario debole e inattuabile

29.01.2010
17:44
(ACON) Trieste, 29 gen - COM/MPB - "Dopo l'"Altolà" al Piano sanitario da parte del presidente Tondo a seguito delle forti perplessità sollevate in seno alla stessa maggioranza, ci si aspettava che nel corso dell'audizione di oggi in III Commissione l'assessore Kosic presentasse qualche modifica. Invece l'assessore non ha fornito né una versione rivisitata e corretta del Piano, né dati a sostegno delle scelte di politica sanitaria contenute nel Piano".

Ad affermarlo, in una nota, è Annamaria Menosso, consigliere del Partito Democratico, definendo "l'audizione inutile, o meglio, utile a capire che una linea strategica sulla sanità di fatto non c'è e che quindi permane un'azione di governo confusa, guidata dalla necessità di visibilità politica piuttosto che da considerazioni fondate su basi di efficacia delle prestazioni e dei servizi, di efficienza nell'uso delle risorse, di responsabilità e di risposta verso e ai cittadini quanto all'uso del danaro pubblico".

"Il PD - prosegue Menosso - ha ribadito, pertanto, le sue riserve sul Piano: la debolezza metodologica (mancano valutazioni sui bisogni di salute e sulla relativa offerta), l'assenza di importanti settori quali, ad esempio, l'assistenza distrettuale, la prevenzione, le cure primarie, l'assenza di una linea credibile ed economicamente sostenibile sul finanziamento alle ASS e AO, l'inutilità di un piano per la disabilità che vada a sovrapporsi ai Piani di Zona, la pericolosità del blocco delle assunzioni, la perniciosità della decapitazione acritica del supporto tecnico alle decisioni (lo smantellamento dell'Agenzia Regionale della Sanità e la cabina di regia), lo smantellamento del Centro Servizi Condivisi che pure aveva ottenuto importanti risultati di risparmio. Il PD ha evidenziato inoltre la mancanza di una spiegazione quanto alla ratio che soggiace ai tagli di alcune funzioni ospedaliere.

"Certo, una parte della maggioranza sembra far quadrato attorno al suo assessore, ma si è notato più di qualche imbarazzo di fronte alla pochezza delle argomentazioni presentate a sostegno di un Piano scarno, debole, inattuabile (è necessario rivedere alcune norme fondanti la rete ospedaliera e la programmazione sanitaria) e, si teme - è la sua conclusione - anche dannoso".