Citt: Colussi, su banda larga INSIEL gravemente in ritardo
(ACON) Trieste, 01 feb - COM/DT - "Ormai non passa giorno che
qualche impresa o amministrazione comunale della nostra regione
non lamenti i gravi ritardi con cui INSIEL sta procedendo nella
realizzazione della banda larga, progetto meglio conosciuto come
ERMES, che doveva completarsi - nei piani originari - in cinque
anni, cioè entro il 2011". La nota è del consigliere regionale
dei Cittadini Piero Colussi.
"Si tratta di un progetto di grande importanza, finalizzato al
superamento dello svantaggio digitale che affligge quasi la metà
del territorio regionale. Purtroppo è sotto gli occhi di tutti
che da quando la società Mercurio FVG - costituita nel 2006
proprio per dare attuazione a questo piano strategico - è stata
assorbita da INSIEL attraverso la fusione per incorporazione, le
cose non marciano più con la necessaria speditezza.
"I riflessi negativi di questa situazione - aggiunge - sono
facilmente immaginabili: basti pensare, ad esempio, alle
difficoltà che sta incontrando un'azienda leader a livello
mondiale nella fotografia digitale come la Graphistudio di Arba
(PN) che sul trasferimento dei dati attraverso la fibra ottica in
larga banda basa buona parte della propria capacità produttiva".
Proprio per sollecitare la Giunta a superare tutte le difficoltà
che stanno rallentando gravemente questo programma, Colussi ha
presentato un'interrogazione a risposta immediata in cui chiede
se ci siano problemi di carattere economico che possano mettere a
rischio il completamento dell'ERMES.
"Il sospetto - afferma Colussi - è che il programma di
investimenti del progetto ERMES (quasi 120 milioni di euro) non
sia oggi nelle disponibilità di INSIEL essendo venuta a mancare,
con l'entrata in vigore della legge Bersani, la possibilità di
ottenere una maggiore autonomia finanziaria con le entrate
assicurate dalla cessione ai privati dei diritti d'uso della
fibra. In parole povere, oggi INSIEL è chiamata a realizzare le
infrastrutture della rete di banda larga ma non può acquisirne i
proventi della cessione ai privati perché la proprietà della rete
è, di fatto, della Regione.
"Soldi che erano previsti a suo tempo da Mercurio FVG nel modello
di business - conclude Colussi - ma che oggi non sarebbero più
disponibili proprio per i vincoli introdotti dalla Bersani: un
modello che comporterebbe per INSIEL significative e
ingiustificabili perdite di esercizio. Una situazione molto
delicata che rischia di compromettere la sostenibilità economica
del programma stesso".