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Citt: Colussi, su banda larga INSIEL gravemente in ritardo

01.02.2010
13:07
(ACON) Trieste, 01 feb - COM/DT - "Ormai non passa giorno che qualche impresa o amministrazione comunale della nostra regione non lamenti i gravi ritardi con cui INSIEL sta procedendo nella realizzazione della banda larga, progetto meglio conosciuto come ERMES, che doveva completarsi - nei piani originari - in cinque anni, cioè entro il 2011". La nota è del consigliere regionale dei Cittadini Piero Colussi.

"Si tratta di un progetto di grande importanza, finalizzato al superamento dello svantaggio digitale che affligge quasi la metà del territorio regionale. Purtroppo è sotto gli occhi di tutti che da quando la società Mercurio FVG - costituita nel 2006 proprio per dare attuazione a questo piano strategico - è stata assorbita da INSIEL attraverso la fusione per incorporazione, le cose non marciano più con la necessaria speditezza.

"I riflessi negativi di questa situazione - aggiunge - sono facilmente immaginabili: basti pensare, ad esempio, alle difficoltà che sta incontrando un'azienda leader a livello mondiale nella fotografia digitale come la Graphistudio di Arba (PN) che sul trasferimento dei dati attraverso la fibra ottica in larga banda basa buona parte della propria capacità produttiva".

Proprio per sollecitare la Giunta a superare tutte le difficoltà che stanno rallentando gravemente questo programma, Colussi ha presentato un'interrogazione a risposta immediata in cui chiede se ci siano problemi di carattere economico che possano mettere a rischio il completamento dell'ERMES.

"Il sospetto - afferma Colussi - è che il programma di investimenti del progetto ERMES (quasi 120 milioni di euro) non sia oggi nelle disponibilità di INSIEL essendo venuta a mancare, con l'entrata in vigore della legge Bersani, la possibilità di ottenere una maggiore autonomia finanziaria con le entrate assicurate dalla cessione ai privati dei diritti d'uso della fibra. In parole povere, oggi INSIEL è chiamata a realizzare le infrastrutture della rete di banda larga ma non può acquisirne i proventi della cessione ai privati perché la proprietà della rete è, di fatto, della Regione.

"Soldi che erano previsti a suo tempo da Mercurio FVG nel modello di business - conclude Colussi - ma che oggi non sarebbero più disponibili proprio per i vincoli introdotti dalla Bersani: un modello che comporterebbe per INSIEL significative e ingiustificabili perdite di esercizio. Una situazione molto delicata che rischia di compromettere la sostenibilità economica del programma stesso".