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CR: Ballaman commemora cinque personalità (2)

01.02.2010
16:43
(ACON) Trieste, 01 feb - AB - Cinque personalità che hanno segnato nel corso degli anni in maniera importante la vita politica, culturale e imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia, scomparse in queste settimane, cono state commemorate durante i lavori del Consiglio regionale dal presidente Edouard Ballaman.

Di Gastone Parigi, consigliere della III e V legislatura regionale, Ballaman ha messo in evidenza la lunga carriera politica in Comune a Pordenone, in Regione, a Roma, a Strasburgo, le brillanti doti di oratore, l'intensa carriera professionale come commercialista, gli importanti incarichi ricoperti. Parigi non è stato solo uno dei maggiori esponenti della destra regionale, ma soprattutto un politico che ha saputo portare i valori e i principi della destra nelle Istituzioni di cui era convinto sostenitore.

Sergio Coloni è stato ricordato da Ballaman per l'impegno sociale, la grande fede che lo ha sempre sostenuto, la coerenza rispetto ai grandi ideali. In Consiglio regionale Coloni fu eletto nelle fila della DC per quattro legislature, dal 1964 al 1983, ricoprendo incarichi di capogruppo, assessore e vicepresidente della Giunta. Due legislature al Parlamento, culminate con l'incarico di sottosegretario al Tesoro nel governo Ciampi nel 1993. Chiusa la sua esperienza nella politica attiva, Coloni ha sempre rifiutato con cortesia qualsiasi offerta di incarico pubblico o istituzionale, senza mai negare però di mettere a disposizione la sua enorme esperienza.

Il presidente Ballaman ha quindi voluto spendere un ricordo anche per Carlo Sgorlon, Tito Maniacco e Riccardo Di Tommaso, figure di spicco della cultura e dell'imprenditoria della nostra regione.

Di Carlo Sgorlon, uno dei grandi narratori della Patria del Friuli, ne ha sottolineato il percorso letterario, i riconoscimenti ottenuti, la capacità di coniugare lingua, sentimento, sacralità e spiritualismo in un insieme di rappresentazioni del reale nel fantastico e viceversa. Un uomo libero, che raccontava quanto aveva da raccontare frutto delle sue doti ma anche dello studio a cui si è sempre dedicato con passione.

Di tutt'altra fatta era Tito Maniacco, educato fin da giovane all'amore per i libri e per la letteratura e poi poliedrico artista nel campo della pittura, della poesia dove, anche a suo dire, seppe esprimersi meglio, della saggistica. Ciò che lo accomunava a Carlo Sgorlon era l'amore per la terra friulana e la voglia di dare voce ai deboli guardando il mondo che ci circonda con i loro occhi e i loro sentimenti.

Riccardo Di Tommaso è stato imprenditore di grandi qualità, capace di realizzare da solo un importante progetto commerciale concretizzatosi nella grande catena di negozi di abbigliamento presenti in diverse parti del mondo. Uomo schivo ma diretto, sapeva quello che voleva e dove voleva arrivare, aveva grandi progetti che la famiglia e i collaboratori sapranno senz'altro portare avanti.

Per questi uomini il Consiglio regionale ha osservato un minuto di silenzio.

(immagini tv)

(segue)