CR: Ballaman commemora cinque personalità (2)
(ACON) Trieste, 01 feb - AB - Cinque personalità che hanno
segnato nel corso degli anni in maniera importante la vita
politica, culturale e imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia,
scomparse in queste settimane, cono state commemorate durante i
lavori del Consiglio regionale dal presidente Edouard Ballaman.
Di Gastone Parigi, consigliere della III e V legislatura
regionale, Ballaman ha messo in evidenza la lunga carriera
politica in Comune a Pordenone, in Regione, a Roma, a Strasburgo,
le brillanti doti di oratore, l'intensa carriera professionale
come commercialista, gli importanti incarichi ricoperti. Parigi
non è stato solo uno dei maggiori esponenti della destra
regionale, ma soprattutto un politico che ha saputo portare i
valori e i principi della destra nelle Istituzioni di cui era
convinto sostenitore.
Sergio Coloni è stato ricordato da Ballaman per l'impegno
sociale, la grande fede che lo ha sempre sostenuto, la coerenza
rispetto ai grandi ideali. In Consiglio regionale Coloni fu
eletto nelle fila della DC per quattro legislature, dal 1964 al
1983, ricoprendo incarichi di capogruppo, assessore e
vicepresidente della Giunta. Due legislature al Parlamento,
culminate con l'incarico di sottosegretario al Tesoro nel governo
Ciampi nel 1993. Chiusa la sua esperienza nella politica attiva,
Coloni ha sempre rifiutato con cortesia qualsiasi offerta di
incarico pubblico o istituzionale, senza mai negare però di
mettere a disposizione la sua enorme esperienza.
Il presidente Ballaman ha quindi voluto spendere un ricordo anche
per Carlo Sgorlon, Tito Maniacco e Riccardo Di Tommaso, figure di
spicco della cultura e dell'imprenditoria della nostra regione.
Di Carlo Sgorlon, uno dei grandi narratori della Patria del
Friuli, ne ha sottolineato il percorso letterario, i
riconoscimenti ottenuti, la capacità di coniugare lingua,
sentimento, sacralità e spiritualismo in un insieme di
rappresentazioni del reale nel fantastico e viceversa.
Un uomo libero, che raccontava quanto aveva da raccontare frutto
delle sue doti ma anche dello studio a cui si è sempre dedicato
con passione.
Di tutt'altra fatta era Tito Maniacco, educato fin da giovane
all'amore per i libri e per la letteratura e poi poliedrico
artista nel campo della pittura, della poesia dove, anche a suo
dire, seppe esprimersi meglio, della saggistica. Ciò che lo
accomunava a Carlo Sgorlon era l'amore per la terra friulana e la
voglia di dare voce ai deboli guardando il mondo che ci circonda
con i loro occhi e i loro sentimenti.
Riccardo Di Tommaso è stato imprenditore di grandi qualità,
capace di realizzare da solo un importante progetto commerciale
concretizzatosi nella grande catena di negozi di abbigliamento
presenti in diverse parti del mondo. Uomo schivo ma diretto,
sapeva quello che voleva e dove voleva arrivare, aveva grandi
progetti che la famiglia e i collaboratori sapranno senz'altro
portare avanti.
Per questi uomini il Consiglio regionale ha osservato un minuto
di silenzio.
(immagini tv)
(segue)