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PD: Brussa, manca una strategia per l'aeroporto di Ronchi

01.02.2010
16:52
(ACON) Trieste, 01 feb - COM/AB - Quali iniziative urgenti intende assumere la Regione nei confronti dell'Aeroporto Friuli Venezia Giulia per superare una situazione che appare sempre più grave?

È quanto chiede in un'interpellanza alla Giunbta il consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa.

La notizia dell'abbandono di AirFrance che garantiva due voli giornalieri su Parigi e conseguentemente la possibilità, da quello scalo, di raggiungere tutto il mondo, accanto alla decisione della compagnia serba JatAirways di sospendere per due mesi il collegamento su Belgrado, a giudizio di Brussa rischia di essere il colpo mortale per l'aeroporto regionale.

Non va dimenticato, ricorda l'esponente regionale, come a queste due scelte si aggiunga la decisione di AirDolomiti di abbandonare la sede operativa e delle manutenzioni presso l'aeroporto, oltre al fatto che la stessa Alitalia ha già previsto per marzo una riduzione dei voli per Roma.

Se si considera che oggi non c'è alcun collegamento con il nord Italia (Milano Linate rimane una chimera) e che soprattutto non c'è alcun collegamento con l'est Europa, si ha l'esatta dimensione dell'isolamento del nostro aeroporto. Tutto ciò - sottolinea Brussa - contraddice palesemente, e in un certo senso umilia, le ambizioni di una regione che vuole essere base logistica del centro ed est Europa e, nello stesso tempo, fa perdere di credibilità il progetto di Euroregione che si va realizzando.

A parere dell'esponente del Partito Democratico, di fronte a tutto questo, singolari appaiono le ambizioni dal presidente della SpA Dressi che, evidentemente forte del suo doppio ruolo di presidente e amministratore delegato, ritiene di poter fare a meno di qualsiasi ragionamento urgente con Venezia. Come non bastasse, il traffico passeggeri relativo all'anno 2009, ricorda Brussa, prima cioè del concretizzarsi delle conseguenze relative agli abbandoni annunciati, ha registrato un calo del 10,4% rispetto al 2008.

A parere dell'interrogante tutt'altro che chiaro e incisivo appare il ruolo della Regione che, al momento, si è limitata a manifestare l'intenzione di acquisire la maggioranza del pacchetto azionario della Società, senza però illustrarne motivazioni e fini.

Da qui l'interpellanza, per sollecitare alla Giunta una serie di azioni a sostegno del ruolo dell'Aeroporto del Friuli Venezia Giulia, anche alla luce del compito politico-istituzionale proprio di una Regione autonoma e la richiesta di riferirne le intenzioni in I e IV Commissione congiunte.