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PD: Iacop, la Giunta vuol cancellare i piccoli comuni

01.02.2010
17:21
(ACON) Trieste, 01 feb - COM/AB - Ancora una volta la Giunta Tondo dimostra la propria caratteristica autoritaria e centralistica con la volontà espressa di cancellare i piccoli comuni in nome del risparmio e della semplificazione amministrativa. La critica è mossa dal consigliere regionale del PD Iacop Franco, già assessore alle Autonomie locali nella precedente legislatura.

Basandosi su una pura valutazione di ordine economico, l'assessore Seganti annuncia una riforma che obbliga i comuni con minore dimensione demografica (fino a 5000 abitanti), che sono però i due terzi di questa regione - ricorda Iacop - ad aderire forzatamente a unioni comunali, eliminando di fatto l'autonomia locale di ogni ente e la capacità di autogoverno espressione della propria comunità, e riducendo i comuni stessi a municipi come semplici rappresentanze istituzionali.

Annunciando la riforma complessiva del sistema, dopo aver eliminato gli Ambiti di sviluppo territoriale, commissariato le Comunità montane, la Giunta Tondo pensa di privare della potestà di governo anche i piccoli comuni concentrando i luoghi di decisione in Ambiti di area vasta o in Agenzie direttamente dipendenti dalla volontà centrale, dimenticandosi che i comuni rappresentano l'espressione più diretta della volontà popolare e anche le peculiarità, le aspettative, le scelte di sviluppo e crescita della stessa. Non si considera che il comune, soprattutto se piccolo come numero di abitanti, rappresenta anche e soprattutto nelle aree marginali e montane l'unico riferimento per i propri cittadini, per l'identità dei territori, per la salvaguardia dell'ambiente, per la valorizzazione delle opportunità locali.

Si cerca di nascondere, dietro la logica dei numeri, la volontà di annullare il ruolo dell'autonomia locale come punto fondamentale dal quale costruire politiche di coesione e di governo del sistema territorio-Regione, prendendo le scorciatoie dei vincoli di bilancio e delle azioni centralistiche e cedendo ancora una volta ai ricatti forti del segretario della Lega Fontanini sul potenziato ruolo per le Province, che in fatto di efficacia e capacità di amministrare hanno poco da dimostrare in termini di risultati, o alle esigenze politiche della città di Trieste per la ricercata dimensione di area metropolitana.

Il tutto - conclude Iacop - con continue contraddizioni nella maggioranza di centrodestra azzerando, nei fatti, il percorso per l'esercizio comune di funzioni e competenze avviato dalla legge regionale 1 del 2006, che a oggi ha portato alla costituzione volontaria di oltre 40 associazioni e unioni di comuni nella regione, all'avvio di uffici unici per la gestione di servizi, costruendo anche percorsi di fusione proposti dai Consigli comunali e approvati dalle popolazioni interessate, affermando il principio della pari dignità tra le Istituzioni.