PD: Iacop, la Giunta vuol cancellare i piccoli comuni
(ACON) Trieste, 01 feb - COM/AB - Ancora una volta la Giunta
Tondo dimostra la propria caratteristica autoritaria e
centralistica con la volontà espressa di cancellare i piccoli
comuni in nome del risparmio e della semplificazione
amministrativa. La critica è mossa dal consigliere regionale del
PD Iacop Franco, già assessore alle Autonomie locali nella
precedente legislatura.
Basandosi su una pura valutazione di ordine economico,
l'assessore Seganti annuncia una riforma che obbliga i comuni con
minore dimensione demografica (fino a 5000 abitanti), che sono
però i due terzi di questa regione - ricorda Iacop - ad aderire
forzatamente a unioni comunali, eliminando di fatto l'autonomia
locale di ogni ente e la capacità di autogoverno espressione
della propria comunità, e riducendo i comuni stessi a municipi
come semplici rappresentanze istituzionali.
Annunciando la riforma complessiva del sistema, dopo aver
eliminato gli Ambiti di sviluppo territoriale, commissariato le
Comunità montane, la Giunta Tondo pensa di privare della potestà
di governo anche i piccoli comuni concentrando i luoghi di
decisione in Ambiti di area vasta o in Agenzie direttamente
dipendenti dalla volontà centrale, dimenticandosi che i comuni
rappresentano l'espressione più diretta della volontà popolare e
anche le peculiarità, le aspettative, le scelte di sviluppo e
crescita della stessa.
Non si considera che il comune, soprattutto se piccolo come
numero di abitanti, rappresenta anche e soprattutto nelle aree
marginali e montane l'unico riferimento per i propri cittadini,
per l'identità dei territori, per la salvaguardia dell'ambiente,
per la valorizzazione delle opportunità locali.
Si cerca di nascondere, dietro la logica dei numeri, la volontà
di annullare il ruolo dell'autonomia locale come punto
fondamentale dal quale costruire politiche di coesione e di
governo del sistema territorio-Regione, prendendo le scorciatoie
dei vincoli di bilancio e delle azioni centralistiche e cedendo
ancora una volta ai ricatti forti del segretario della Lega
Fontanini sul potenziato ruolo per le Province, che in fatto di
efficacia e capacità di amministrare hanno poco da dimostrare in
termini di risultati, o alle esigenze politiche della città di
Trieste per la ricercata dimensione di area metropolitana.
Il tutto - conclude Iacop - con continue contraddizioni nella
maggioranza di centrodestra azzerando, nei fatti, il percorso per
l'esercizio comune di funzioni e competenze avviato dalla legge
regionale 1 del 2006, che a oggi ha portato alla costituzione
volontaria di oltre 40 associazioni e unioni di comuni nella
regione, all'avvio di uffici unici per la gestione di servizi,
costruendo anche percorsi di fusione proposti dai Consigli
comunali e approvati dalle popolazioni interessate, affermando il
principio della pari dignità tra le Istituzioni.