CR: approvate norme su marina resort e turismo (4)
(ACON) Trieste, 01 feb - DT - Con il voto favorevole di Pdl,
LN, UDC, PD, Idv, Misto, Pensionati e Cittadini e l'astensione
soltanto della SA (38 i sì, 3 gli astenuti) è stato approvato -
seppur con qualche aggiustamento - lo stralcio che va a
modificare alcuni articoli della legge regionale sul turismo.
Dieci gli emendamenti presentati dalla Giunta e approvati
dall'Aula. In particolare, oltre a qualche precisazione tecnica
proprio sui marina resort, il 3 bis va a ridefinire le country
house, non più residenze di campagna ma rurali: alberghi con
camere con angolo cottura o cucina autonoma e un numero tra i 14
e i 24 posi letto, in aperta campagna o nei borghi rurali. Il
tutto, in fabbricati o case padronali ristrutturate con
ristorante e bar (soltanto per chi alloggia), una sala da pranzo
ed eventualmente attrezzature sportive e ricreative.
Altri emendamenti si inseriscono negli articoli dedicati alle
guide turistiche: il laureato in lettere con indirizzo in storia
dell'arte o in archeologia potrà esercitare questo mestiere a
condizione che prima siano verificate le sue conoscenze
linguistiche e del territorio di riferimento. Stessa cosa per il
laureato in materie turistiche che voglia intraprendere la
carriera di accompagnatore (e a patto che abbia trattato queste
materie nel suo corso di studi). Modifica che comunque non vale
per le domande di iscrizione all'albo di accompagnatore turistico
già presentate.
In sede di discussione generale, Roberto Marin (Pdl) ha fatto
notare come sul rinnovo delle concessioni demaniali la Regione
non abbia alcun titolo autorizzativo, è un'emergenza non più
procrastinabile con cui è necessario confrontarsi con il Governo.
In più, continuiamo a inserire norme inapplicabili perché, nel
caso dei requisiti minimi per alberghi e marine, i Comuni non
esercitano i controlli. Ed è inapplicabile anche la normativa
sulle residenze rurali, in quanto si tratta di destinazioni d'uso
vincolate, sono fabbricati agricoli e non ricettivi.
Per Stefano Pustetto (SA) si discutono troppo poco le leggi in
Commissione e si porta una marea di emendamenti in Aula. Meglio
sviscerare tutte le problematiche nella sede deputata che è,
appunto, la Commissione.
L'opposizione ha riconosciuto la validità di quel testo in
Commissione, oggi invece in Aula ci viene presentato un pacco di
emendamenti, ha sottolineato Sandro Della Mea (PD). Le
Commissioni così vengono svuotate, non sono più quei luoghi dove
si dovrebbe entrare nel merito della legge. Per una buona legge
serve tempo, un iter adeguato e la condivisione.
Gianfranco Moretton (PD) ha ricordato che è soltanto di qualche
giorno fa l'annuncio del presidente Tondo di voler ridurre il
numero delle leggi regionali e poi ci troviamo qui un intervento
della Giunta che trasforma una norma di pochi articoli con molti
di più. Se questo è il buongiorno allora significa che non si
vuole fare nulla per rendere più snella questa Regione.
Anche Mauro Travanut (PD) ha ricordato come l'intento della
Giunta sia quello di giungere, alla fine di un percorso virtuoso,
da 1300 a 250 leggi. Ma mentre si dice questo la maggioranza
presenta provvedimenti piccolissimi, dal profilo ridottissimo.
Così si moltiplicano le leggi, non si riducono.
Non vorremo diventasse una forma di malcostume quella di
presentare gli emendamenti all'ultimo minuto e annunciare le
riforme sulla stampa, ha annotato Enio Agnola di Idv. Il
dibattito non si può sviluppare fuori dal Consiglio che così
viene esautorato delle sue competenze nelle decisioni, nei modi,
nei tempi.
Secondo Maurizio Bucci, Pdl, gli argomenti dell'opposizione non
hanno sostanza, basta leggere il senso degli emendamenti
presentati dalla Giunta. Si tratta di piccole modifiche di
ammodernamento del sistema turistico.
Se la vocazione di questa legislatura è la semplificazione, non
credo che inserire tutti questi paletti come avete fatto per le
country house abbia senso, ha commentato Franco Iacop (PD). Le
leggi siano leggi e i regolamenti, regolamenti.
Stiamo discutendo del nulla, ha dichiarato Giorgio Venier Romano
(UDC), visto che su testo ed emendamenti maggioranza e
opposizione concordano sulla loro utilità. Su alcuni punti però,
non vale la pena impegnare l'Aula quando si possono risolvere
alcune questioni con appositi regolamenti.
Pronta la replica dell'assessore al Turismo Luca Ciriani. La
portata degli emendamenti ha dimostrato che si tratta di
modifiche di natura tecnica, che non ne stravolgono l'impianto e
che sono ampiamente condivisibili. I marina resort e le country
house, ha spiegato Ciriani, sono nuove e ulteriori strutture che
allineano la nostra regione sul fronte della più moderna offerta
turistica.
(segue)