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CR: approvate norme su marina resort e turismo (4)

01.02.2010
18:18
(ACON) Trieste, 01 feb - DT - Con il voto favorevole di Pdl, LN, UDC, PD, Idv, Misto, Pensionati e Cittadini e l'astensione soltanto della SA (38 i sì, 3 gli astenuti) è stato approvato - seppur con qualche aggiustamento - lo stralcio che va a modificare alcuni articoli della legge regionale sul turismo.

Dieci gli emendamenti presentati dalla Giunta e approvati dall'Aula. In particolare, oltre a qualche precisazione tecnica proprio sui marina resort, il 3 bis va a ridefinire le country house, non più residenze di campagna ma rurali: alberghi con camere con angolo cottura o cucina autonoma e un numero tra i 14 e i 24 posi letto, in aperta campagna o nei borghi rurali. Il tutto, in fabbricati o case padronali ristrutturate con ristorante e bar (soltanto per chi alloggia), una sala da pranzo ed eventualmente attrezzature sportive e ricreative.

Altri emendamenti si inseriscono negli articoli dedicati alle guide turistiche: il laureato in lettere con indirizzo in storia dell'arte o in archeologia potrà esercitare questo mestiere a condizione che prima siano verificate le sue conoscenze linguistiche e del territorio di riferimento. Stessa cosa per il laureato in materie turistiche che voglia intraprendere la carriera di accompagnatore (e a patto che abbia trattato queste materie nel suo corso di studi). Modifica che comunque non vale per le domande di iscrizione all'albo di accompagnatore turistico già presentate. In sede di discussione generale, Roberto Marin (Pdl) ha fatto notare come sul rinnovo delle concessioni demaniali la Regione non abbia alcun titolo autorizzativo, è un'emergenza non più procrastinabile con cui è necessario confrontarsi con il Governo. In più, continuiamo a inserire norme inapplicabili perché, nel caso dei requisiti minimi per alberghi e marine, i Comuni non esercitano i controlli. Ed è inapplicabile anche la normativa sulle residenze rurali, in quanto si tratta di destinazioni d'uso vincolate, sono fabbricati agricoli e non ricettivi.

Per Stefano Pustetto (SA) si discutono troppo poco le leggi in Commissione e si porta una marea di emendamenti in Aula. Meglio sviscerare tutte le problematiche nella sede deputata che è, appunto, la Commissione.

L'opposizione ha riconosciuto la validità di quel testo in Commissione, oggi invece in Aula ci viene presentato un pacco di emendamenti, ha sottolineato Sandro Della Mea (PD). Le Commissioni così vengono svuotate, non sono più quei luoghi dove si dovrebbe entrare nel merito della legge. Per una buona legge serve tempo, un iter adeguato e la condivisione.

Gianfranco Moretton (PD) ha ricordato che è soltanto di qualche giorno fa l'annuncio del presidente Tondo di voler ridurre il numero delle leggi regionali e poi ci troviamo qui un intervento della Giunta che trasforma una norma di pochi articoli con molti di più. Se questo è il buongiorno allora significa che non si vuole fare nulla per rendere più snella questa Regione.

Anche Mauro Travanut (PD) ha ricordato come l'intento della Giunta sia quello di giungere, alla fine di un percorso virtuoso, da 1300 a 250 leggi. Ma mentre si dice questo la maggioranza presenta provvedimenti piccolissimi, dal profilo ridottissimo. Così si moltiplicano le leggi, non si riducono.

Non vorremo diventasse una forma di malcostume quella di presentare gli emendamenti all'ultimo minuto e annunciare le riforme sulla stampa, ha annotato Enio Agnola di Idv. Il dibattito non si può sviluppare fuori dal Consiglio che così viene esautorato delle sue competenze nelle decisioni, nei modi, nei tempi.

Secondo Maurizio Bucci, Pdl, gli argomenti dell'opposizione non hanno sostanza, basta leggere il senso degli emendamenti presentati dalla Giunta. Si tratta di piccole modifiche di ammodernamento del sistema turistico.

Se la vocazione di questa legislatura è la semplificazione, non credo che inserire tutti questi paletti come avete fatto per le country house abbia senso, ha commentato Franco Iacop (PD). Le leggi siano leggi e i regolamenti, regolamenti.

Stiamo discutendo del nulla, ha dichiarato Giorgio Venier Romano (UDC), visto che su testo ed emendamenti maggioranza e opposizione concordano sulla loro utilità. Su alcuni punti però, non vale la pena impegnare l'Aula quando si possono risolvere alcune questioni con appositi regolamenti.

Pronta la replica dell'assessore al Turismo Luca Ciriani. La portata degli emendamenti ha dimostrato che si tratta di modifiche di natura tecnica, che non ne stravolgono l'impianto e che sono ampiamente condivisibili. I marina resort e le country house, ha spiegato Ciriani, sono nuove e ulteriori strutture che allineano la nostra regione sul fronte della più moderna offerta turistica.

(segue)