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SA-SD: Pustetto, su cure palliative gravi carenze gestionali

02.02.2010
16:09
(ACON) Trieste, 02 feb - COM/DT - "Negli ultimi periodi più volte mi è capitato di dove commentare negativamente l'operato dell'assessore alla Salute Vladimir Kosic, tanto che alla presentazione del Piano sociosanitario ho chiesto le sue dimissioni in quanto inadeguato a guidare una macchina tanto complessa quanto delicata come la sanità regionale. Una convinzione che si è rafforzata - afferma il consigliere regionale della SA-SD Stefano Pustetto - dopo la risposta alla mia interrogazione sullo stato delle cure palliative in regione".

"Per i non addetti - aggiunge - credo sia giusto ricordare che questo tipo di medicina è rivolto a soddisfare i bisogni del malato non guaribile e della sua famiglia non tralasciando nulla di ciò che potrebbe provocare dolore fisico, psichico o spirituale.

"Candidamente l'assessore Kosic descrive un servizio autoreferenziale e con gravi carenze organizzative e gestionali, senza proporre uno straccio di soluzione ed è lo stesso schema utilizzato nella proposta di Piano sociosanitario: solo parole. Alla faccia della tanto sbandierata centralità del paziente.

"Entrando nel merito, la presa in carico dei pazienti dimessi - sottolinea - non sempre viene fatta con un progetto assistenziale individuale (PAI), non tutti gli operatori sono specificatamente dedicati al servizio che devono svolgere e la qualità dell'assistenza erogata e percepita viene anche valutata attraverso supervisioni. Il servizio si interrompe il sabato pomeriggio e la domenica (e, anche se non precisato, anche a Natale, Pasqua e durante altre festività, quando notoriamente i malati terminali sono immuni da complicazioni o dolori), gli standard quantitativi e qualitativi così come indicato dal ministero della Salute non sono rilevati, non viene utilizzata la modulistica indicata dallo stesso ministero e di conseguenza i dati non sono comparabili. Mancano, inoltre, posti letto di hospice, non c'è ancora un'unica elaborazione dei dati di pazienti terminali. Insomma, un disastro.

"Spero che, riletta la riposta preparata dagli uffici, l'assessore Kosic si impegni a una rivalutazione della convenzione con l'operatore privato - conclude Pustetto - prevedendo un adeguamento agli standard previsti dalla legge e dalla buona pratica medica".