PD: Brussa, riattivare Centro malattie ossee di Gorizia
(ACON) Trieste, 03 feb - COM/AB - Franco Brussa, consigliere
regionale del PD, non è assolutamente soddisfatto della risposta
che ha dato l'assessore alla salute Kosic alla sua interrogazione
sulla chiusura del Centro per lo studio delle malattie
metaboliche dell'osso dell'ospedale di Gorizia.
L'assessore - afferma Brussa - ha giustificato la chiusura e la
conseguente mancata riattivazione del Centro facendo riferimento
al fatto che era scaduta la convenzione con l'università di
Trieste che lo aveva attivato e al contempo ha rilevato che
all'interno dell'organizzazione ospedaliera e di quella
territoriale non era mai stato previsto dall'Azienda 2 Isontina
alcun centro di questo tipo. Inoltre, Kosic ha precisato che il
mantenimento di tale funzione può essere attivato solo se
l'Azienda Isontina lo richiede alla Regine e questa la autorizza.
A giudizio di Franco Brussa si parte da un dato sbagliato,
negativo e pericoloso, con l'assessore che ritiene che si tratti
di una domanda di prestazione generata dall'offerta e che quindi
non ci sia una reale necessità così impellente come i dati
dimostrano.
Il consigliere del PD ha fortemente contestato questa lettura
della situazione perché non è pensabile che 2.000 cittadini,
anche da fuori regione, che annualmente si rivolgono a questo
centro, lo facciano solo per il gusto di farlo e non perché
spinti da reali necessità.
Brussa ha anche ricordato alla Giunta che il territorio isontino,
e quello monfalconese in particolare, registra un alto indice di
tali malattie per cui, se si considera la previsione di taglio
previsto dal nuovo Piano sanitario anche per alcuni servizi
rilevanti quali le degenze in oncologia, quel territorio rischia
di pagare prezzi altissimi in termini di qualità della vita e di
diritto alla salute.
Sarebbe opportuno - ha concluso Brussa - che l'assessore
approfondisse la questione, verificasse i dati e riattivasse
quanto prima il Centro di Gorizia.