Opposizioni: commissariare Comune Azzano Decimo
(ACON) Trieste, 03 feb - COM/AB - I consiglieri regionali di
opposizione Piero Colussi (Citt), Daniele Gerolin e Paolo Pupulin
(PD), Alessandro Corazza (Idv) hanno depositato un'interpellanza
per chiedere il commissariamento del Comune di Azzano Decimo.
Il 28 ottobre dello scorso anno - ricordano - il presidente della
Regione Renzo Tondo, in una nota inviata al sindaco Enzo
Bortolotti, invitava l'Amministrazione comunale di Azzano Decimo
a ritirare l'ordinanza n. 4 del 23 gennaio 2008 che, a giudizio
della Direzione generale giustizia, libertà e sicurezza della
Commissione europea, viola due Direttive comunitarie: la prima
disciplina i diritti dei cittadini comunitari e delle loro
famiglie che si muovono o soggiornano negli stati membri, la
seconda riguarda lo status dei cittadini dei Paesi terzi che
soggiornano da un lungo periodo.
A tutt'oggi - evidenzia Piero Colussi - non ci risulta che il
Comune di Azzano Decimo abbia dato riscontro alla richiesta del
presidente Tondo. Per questo, con i colleghi Pupulin, Gerolin e
Corazza abbiamo depositato un'interpellanza per conoscere la
valutazione della Giunta in merito al comportamento degli
amministratori di quel Comune, le iniziative che intende assumere
per far sì che vengano rispettate le sue indicazioni, anche per
scongiurare l'apertura di una procedura di infrazione comunitaria
e sollecitiamo, nel caso di ulteriore diniego, il
commissariamento del Comune di Azzano Decimo per palese
violazione di leggi statali e comunitarie.
L'interpellanza si inserisce nella triste vicenda che ha visto
protagonista la famiglia di Sanaa Dafani, vittima dell'efferato e
delitto compiuto dal padre lo scorso anno.
Proprio di recente - aggiungono i firmatari - la Giunta Comunale
di Azzano ha stanziato aiuti economici in favore del richiedente
nucleo familiare costituito dalla madre e dalle due sorelle
minori di Sanaa. Ciò, a quanto pare, senza dar conto a quanto
previsto nell'ordinanza. Questo dovrebbe far pensare alla volontà
di revocare l'ordinanza contestata dalla Regione. Crediamo,
perciò, che un chiarimento sia indispensabile e urgente".