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Opposizioni: commissariare Comune Azzano Decimo

03.02.2010
16:22
(ACON) Trieste, 03 feb - COM/AB - I consiglieri regionali di opposizione Piero Colussi (Citt), Daniele Gerolin e Paolo Pupulin (PD), Alessandro Corazza (Idv) hanno depositato un'interpellanza per chiedere il commissariamento del Comune di Azzano Decimo.

Il 28 ottobre dello scorso anno - ricordano - il presidente della Regione Renzo Tondo, in una nota inviata al sindaco Enzo Bortolotti, invitava l'Amministrazione comunale di Azzano Decimo a ritirare l'ordinanza n. 4 del 23 gennaio 2008 che, a giudizio della Direzione generale giustizia, libertà e sicurezza della Commissione europea, viola due Direttive comunitarie: la prima disciplina i diritti dei cittadini comunitari e delle loro famiglie che si muovono o soggiornano negli stati membri, la seconda riguarda lo status dei cittadini dei Paesi terzi che soggiornano da un lungo periodo.

A tutt'oggi - evidenzia Piero Colussi - non ci risulta che il Comune di Azzano Decimo abbia dato riscontro alla richiesta del presidente Tondo. Per questo, con i colleghi Pupulin, Gerolin e Corazza abbiamo depositato un'interpellanza per conoscere la valutazione della Giunta in merito al comportamento degli amministratori di quel Comune, le iniziative che intende assumere per far sì che vengano rispettate le sue indicazioni, anche per scongiurare l'apertura di una procedura di infrazione comunitaria e sollecitiamo, nel caso di ulteriore diniego, il commissariamento del Comune di Azzano Decimo per palese violazione di leggi statali e comunitarie.

L'interpellanza si inserisce nella triste vicenda che ha visto protagonista la famiglia di Sanaa Dafani, vittima dell'efferato e delitto compiuto dal padre lo scorso anno. Proprio di recente - aggiungono i firmatari - la Giunta Comunale di Azzano ha stanziato aiuti economici in favore del richiedente nucleo familiare costituito dalla madre e dalle due sorelle minori di Sanaa. Ciò, a quanto pare, senza dar conto a quanto previsto nell'ordinanza. Questo dovrebbe far pensare alla volontà di revocare l'ordinanza contestata dalla Regione. Crediamo, perciò, che un chiarimento sia indispensabile e urgente".