News


CR: elettrodotto Redipuglia-Udine dichiarazioni e voto (2)

04.02.2010
13:13
(ACON) Trieste, 04 feb - AB - A seguito di queste dichiarazioni Daniele Galasso, capogruppo Pdl, ha ritirato l'ordine del giorno numero 1 che chiedeva la convocazione della competente Commissione consiliare per valutare gli aspetti progettuali e autorizzativi e per sentire Terna e Comuni interessati dall'opera; Lega Nord e UDC hanno ritirato le loro firme dall'ordine del giorno numero 2 che voleva impegnare la Giunta a chiedere a Terna di modificare il progetto prevedendo l'interramento e altre soluzioni per minimizzare l'impatto ambientale. I gruppi di maggioranza si sono invece riconosciuti nell'ordine del giorno numero 3 che, in maniera molto diretta, prende atto delle dichiarazioni di Tondo e le approva.

In sede di dichiarazione di voto, Igor Kocijancic (SA) ha affermato che non si può declinare il problema della crisi solo dal punto di vista delle imprese. Vi è anche l'interesse della popolazione che vuole un elettrodotto il meno impattante possibile. Dopo il referendum del 1987 quella del nucleare è una porta da chiudere definitivamente, qui e altrove.

Roberto Asquini (Misto) ha ribadito che l'energia è indispensabile alla vita e allo sviluppo e dev'essere quanto più possibile pulita. Le dichiarazioni di Tondo sono di grande valore, sia sull'elettrodotto che sull'energia più in generale, quindi da approvare appieno.

Enio Agnola (Idv) ha detto di condividere alcune delle affermazioni di Tondo sull'elettrodotto, mentre sugli altri aspetti sarebbe necessario un approfondimento data la valenza del tema dell'energia.

Apprezzamento è stato espresso da Edoardo Sasco (UDC) per la chiarezza e la precisione delle affermazioni di Tondo e per la previsione di inserire i corridoi nel Piano territoriale, perché ciò significa avere capacità di programmazione.

L'intervento chiaro e concreto di Tondo - così Danilo Narduzzi (LN) - ha recepito la volontà del Consiglio regionale e le sue dichiarazioni sarebbero da approvare all'unanimità, senza cercare motivi ideologici e politici.

Siamo orgogliosi di vedere che questo dibattito non è stato inutile - ha sottolineato Gianfranco Moretton (PD) - che abbiamo saputo instillare nella maggioranza il seme del dubbio sull'inopportunità di quel progetto con un'azione ragionata, coerente e lineare. Non voteremo però un documento che approva dichiarazioni non chiare né esaustive, che lasciano la porta aperta a ogni soluzione.

Nessuno vuole imbrogliare i cittadini né fare speculazioni, bisognava proporre soluzioni aperte ed è quanto è stato fatto. Quanto detto da Tondo è inappuntabile, non serve null'altro se non dire che è pienamente sottoscrivibile.

La mozione del PD è stata respinta, come l'ordine del giorno numero 2, mentre il 3 è stato approvato con 34 sì della maggioranza più Asquini (Misto) e Ferone (Pens), 19 no delle opposizioni e l'astensione di Alunni Barbarossa (Citt).

(segue)