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CR: elettrodotto Redipuglia-Udine, dichiarazioni Tondo (1)

04.02.2010
13:12
(ACON) Trieste, 04 feb - AB - Dopo il dibattito che si è sviluppato sulla mozione del PD sull'elettrodotto Redipuglia/Udine ovest, a inizio seduta è intervenuto il presidente della Regione Renzo Tondo.

L'energia è un tema strategico per lo sviluppo della regione ed è centrale per il sistema economico, delle imprese. Posto che il Friuli Venezia Giulia è la prima regione italiana nel consumo di energia per abitante (una media di 8934 kilowattora a fronte di una media nazionale di 5372, oltre il 50% del consumo medio), siamo tutti consapevoli di questa situazione e del fatto che negli ultimi anni non sono stati fatti gli investimenti necessari a mettere in sicurezza la nostra rete elettrica.

Qui Tondo ha aperto una parentesi sul tema del nucleare, per ricordare di aver dato la disponibilità come sistema Regione alla partecipazione al secondo reattore centrale di Krsko, ipotesi che porta tre valori aggiunti: non dover assolutamente prendere in considerazione alcuna ipotesi di realizzazione di centrali nucleari nella nostra regione, di essere in questo momento contrari perché consapevoli che si possono percorrere strade alternative e perché la partecipazione a Krsko come sistema Italia consentirebbe di essere certi sugli standard di sicurezza della centrale.

Sull'elettrodotto Redipuglia/Udine ovest - ha ripreso Tondo - c'è bisogno di fare chiarezza politica: ci sono atti, delibere che dimostrano come quel progetto nasca nella precedente legislatura ed è singolare che oggi il partito che fece l'accordo con Terna e con il Governo si esprima nettamente contro, in palese contraddizione con sé stesso.

L'assessore Riccardi - ha aggiunto Tondo - ha incontrato i sindaci interessati dal tracciato, ha acquisito pareri tecnici che dichiarano l'indispensabilità della linea per mettere in sicurezza la distribuzione di energia elettrica alle province di Udine e Pordenone.

Sull'elettrodotto - ha precisato Tondo - la Giunta esprime queste indicazioni: faremo tutto il possibile affinché la soluzione principale sia l'interramento, sennò ci batteremo perché sia almeno parziale, e solo se anche questo non dovesse essere possibile lavoreremo per un miglioramento della soluzione aerea e per fare in modo che sia realizzata lungo assi viari già utilizzati.

Per il futuro, inseriremo nel Piano territoriale i corridoi per il transito energetico che oggi non sono stati individuati. Vincolare questo dibattito - ha concluso Tondo - a stereotipi precostituiti lo considero un errore.

(immagini tv)

(segue)