CR: elettrodotto Redipuglia-Udine, dichiarazioni Tondo (1)
(ACON) Trieste, 04 feb - AB - Dopo il dibattito che si è
sviluppato sulla mozione del PD sull'elettrodotto
Redipuglia/Udine ovest, a inizio seduta è intervenuto il
presidente della Regione Renzo Tondo.
L'energia è un tema strategico per lo sviluppo della regione ed è
centrale per il sistema economico, delle imprese. Posto che il
Friuli Venezia Giulia è la prima regione italiana nel consumo di
energia per abitante (una media di 8934 kilowattora a fronte di
una media nazionale di 5372, oltre il 50% del consumo medio),
siamo tutti consapevoli di questa situazione e del fatto che
negli ultimi anni non sono stati fatti gli investimenti necessari
a mettere in sicurezza la nostra rete elettrica.
Qui Tondo ha aperto una parentesi sul tema del nucleare, per
ricordare di aver dato la disponibilità come sistema Regione alla
partecipazione al secondo reattore centrale di Krsko, ipotesi che
porta tre valori aggiunti: non dover assolutamente prendere in
considerazione alcuna ipotesi di realizzazione di centrali
nucleari nella nostra regione, di essere in questo momento
contrari perché consapevoli che si possono percorrere strade
alternative e perché la partecipazione a Krsko come sistema
Italia consentirebbe di essere certi sugli standard di sicurezza
della centrale.
Sull'elettrodotto Redipuglia/Udine ovest - ha ripreso Tondo - c'è
bisogno di fare chiarezza politica: ci sono atti, delibere che
dimostrano come quel progetto nasca nella precedente legislatura
ed è singolare che oggi il partito che fece l'accordo con Terna e
con il Governo si esprima nettamente contro, in palese
contraddizione con sé stesso.
L'assessore Riccardi - ha aggiunto Tondo - ha incontrato i
sindaci interessati dal tracciato, ha acquisito pareri tecnici
che dichiarano l'indispensabilità della linea per mettere in
sicurezza la distribuzione di energia elettrica alle province di
Udine e Pordenone.
Sull'elettrodotto - ha precisato Tondo - la Giunta esprime queste
indicazioni: faremo tutto il possibile affinché la soluzione
principale sia l'interramento, sennò ci batteremo perché sia
almeno parziale, e solo se anche questo non dovesse essere
possibile lavoreremo per un miglioramento della soluzione aerea e
per fare in modo che sia realizzata lungo assi viari già
utilizzati.
Per il futuro, inseriremo nel Piano territoriale i corridoi per
il transito energetico che oggi non sono stati individuati.
Vincolare questo dibattito - ha concluso Tondo - a stereotipi
precostituiti lo considero un errore.
(immagini tv)
(segue)