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CR: pdl dialetti veneti, relatore Antonaz (5)

04.02.2010
14:48
(ACON) Trieste, 04 feb - DT - Va salutata positivamente questa legge anche se molto dipenderà dalla sua attuazione che dovrà evitare di creare muri e campanili, e soprattutto concepire i dialetti come tutti gli altri linguaggi, in perenne trasformazione e contaminazione con altre lingue e parlate locali.

Così, nella sua relazione, Roberto Antonaz, consigliere regionale della SA-PRC.

La conoscenza e l'uso dei dialetti rappresenta un arricchimento significativo sia delle capacità espressive che della comprensione del territorio al quale proprio i dialetti sono strettamente legati. L'importante è concepire la propria storia e i propri linguaggi in rapporto alle altre storie e gli altri linguaggi, nella consapevolezza che l'apertura è la condizione indispensabile per progredire e che il progresso non è dato se non assieme.

Se questa è l'impostazione, le parlate locali rappresentano una testimonianza inestimabile dell'agire umano, delle relazioni, della cultura di una comunità, il cui impoverimento o addirittura la perdita sarebbero un danno per tutti e per di più irreversibile.

Rispetto alla mia infanzia - ricorda infine Antonaz - il bisiaco parlato oggi è molto più povero e asciutto. Espressioni e locuzioni di grande immediatezza sono sparite a causa di un'interpretazione poco intelligente del processo di modernizzazione, che prosciuga tutti i linguaggi. Compresi i nostro dialetti.

(segue)