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CR: pdl dialetti veneti, relatore Camber (4)

04.02.2010
14:47
(ACON) Trieste, 04 feb - ET - Citando Sebastiano Scaramuzza, insigne letterato gradese dell'ottocento, Piero Camber (Pdl) è entrato nel motivo della stesura della proposta di legge sulla valorizzazione dei dialetti di origine veneta parlati in Friuli Venezia Giulia, ricordando che essa è il risultato della sintesi di tre provvedimenti (primi firmatari lo stesso Camber, Razzini e Colussi) e che in Commissione ha avuto consenso unanime, tanto che tutti i relatori lo sono di maggioranza.

La straordinaria valenza dei dialetti sta nell'essere portatori culturali che attraversano la storia. La loro tutela, assieme a quella delle parlate locali, significa garantire pari dignità a una pluralità di forme espressive e al considerevole patrimonio culturale della regione.

Diversi sono, inoltre, i segnali di un rinnovato interesse per le parlate locali nell'ambito della poesia, del teatro della musica e delle discipline universitarie, oltre alla vasta tradizione culturale dialettale che si esprime anche in forma associativa da molto tempo nella nostra Regione.

La proposta di legge si articola in quattro capi, che definiscono i principi e le finalità della legge, la tipologia degli interventi di valorizzazione e gli strumenti per la loro attuazione, il coordinamento con la normativa esistente.

I dialetti individuati sono triestino, bisiaco, gradese, maranese, muggesano, liventino, istroveneto, dalmatico e veneto goriziano, pordenonese e udinese. Gli interventi di valorizzazione potranno comprendere studi e ricerche, attività culturali e spettacolo, comunicazione, istruzione, toponomastica e cartellonistica. Saranno incentivati i progetti di incontro tra comunità venetofone in Italia o all'estero e quelle di lingue friulana slovena e tedesca in regione.

(segue)