CR: pdl dialetti veneti, relatore Camber (4)
(ACON) Trieste, 04 feb - ET - Citando Sebastiano Scaramuzza,
insigne letterato gradese dell'ottocento, Piero Camber (Pdl) è
entrato nel motivo della stesura della proposta di legge sulla
valorizzazione dei dialetti di origine veneta parlati in Friuli
Venezia Giulia, ricordando che essa è il risultato della sintesi
di tre provvedimenti (primi firmatari lo stesso Camber, Razzini e
Colussi) e che in Commissione ha avuto consenso unanime, tanto
che tutti i relatori lo sono di maggioranza.
La straordinaria valenza dei dialetti sta nell'essere portatori
culturali che attraversano la storia. La loro tutela, assieme a
quella delle parlate locali, significa garantire pari dignità a
una pluralità di forme espressive e al considerevole patrimonio
culturale della regione.
Diversi sono, inoltre, i segnali di un rinnovato interesse per le
parlate locali nell'ambito della poesia, del teatro della musica
e delle discipline universitarie, oltre alla vasta tradizione
culturale dialettale che si esprime anche in forma associativa da
molto tempo nella nostra Regione.
La proposta di legge si articola in quattro capi, che definiscono
i principi e le finalità della legge, la tipologia degli
interventi di valorizzazione e gli strumenti per la loro
attuazione, il coordinamento con la normativa esistente.
I dialetti individuati sono triestino, bisiaco, gradese,
maranese, muggesano, liventino, istroveneto, dalmatico e veneto
goriziano, pordenonese e udinese. Gli interventi di
valorizzazione potranno comprendere studi e ricerche, attività
culturali e spettacolo, comunicazione, istruzione, toponomastica
e cartellonistica. Saranno incentivati i progetti di incontro tra
comunità venetofone in Italia o all'estero e quelle di lingue
friulana slovena e tedesca in regione.
(segue)