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CR: pdl dialetti veneti, relatore Razzini (6)

04.02.2010
15:05
(ACON) Trieste, 04 feb - ET - Un ulteriore intervento per la valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale presente nella nostra Regione. Così definisce la proposta di legge Federico Razzini (LN), che la inquadra come intervento di pari organicità alle leggi dedicate allo sloveno e al friulano, atto che valorizza il patrimonio e le tradizioni linguistiche e culturali dei dialetti parlati nella nostra regione.

Si tratta di linguaggi di straordinario interesse che, per la storia particolare del Friuli Venezia Giulia si trovano solo qui. Razzini rileva come si tratti di dialetti definiti dagli studiosi "veneti autoctoni", in alcuni casi presenti in vere e proprie isole linguistiche al cui interno sopravvivono sorprendenti relitti lessicali veneti (ma anche latini, greci, celtici, longobardi, provenzali, tedeschi, friulani, sloveni) di straordinaria importanza, oppure linguaggi di grande valenza storica e culturale: parlate in cui la lingua veneta, a contatto con il mondo friulano o mitteleuropeo ha assunto una fisionomia unica e irripetibile.

Razzini evidenzia che esponenti della letteratura italiana e mondiale, come il triestino Virgilio Giotti e il gradese Biagio Marin - candidato al Nobel - si sono espressi in questi dialetti garantendo, insieme a Claudio Grisancich che scrive in triestino, Gianmario Villalta in veneto liventino e Ivan Crico in bisiacco un notevole prestigio nazionale e internazionale alla regione.

La proposta di legge intende garantire che si possa tramandare alle nuove generazioni questo patrimonio linguistico unico, dato che alcuni di questi dialetti sono a rischio d'estinzione.

(segue)