CR: pdl dialetti veneti, relatore Razzini (6)
(ACON) Trieste, 04 feb - ET - Un ulteriore intervento per la
valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale presente
nella nostra Regione. Così definisce la proposta di legge
Federico Razzini (LN), che la inquadra come intervento di pari
organicità alle leggi dedicate allo sloveno e al friulano, atto
che valorizza il patrimonio e le tradizioni linguistiche e
culturali dei dialetti parlati nella nostra regione.
Si tratta di linguaggi di straordinario interesse che, per la
storia particolare del Friuli Venezia Giulia si trovano solo qui.
Razzini rileva come si tratti di dialetti definiti dagli studiosi
"veneti autoctoni", in alcuni casi presenti in vere e proprie
isole linguistiche al cui interno sopravvivono sorprendenti
relitti lessicali
veneti (ma anche latini, greci, celtici, longobardi, provenzali,
tedeschi, friulani, sloveni) di
straordinaria importanza, oppure linguaggi di grande valenza
storica e culturale: parlate in cui la lingua veneta, a contatto
con il mondo friulano o mitteleuropeo ha assunto una fisionomia
unica e irripetibile.
Razzini evidenzia che esponenti della letteratura italiana e
mondiale, come il triestino Virgilio Giotti e il gradese Biagio
Marin - candidato al Nobel - si sono espressi in questi dialetti
garantendo, insieme a Claudio Grisancich che scrive in triestino,
Gianmario Villalta in veneto liventino e Ivan Crico in bisiacco
un notevole prestigio nazionale e internazionale alla regione.
La proposta di legge intende garantire che si possa tramandare
alle nuove generazioni questo patrimonio linguistico unico, dato
che alcuni di questi dialetti sono a rischio d'estinzione.
(segue)