News


Idv: Agnola, la Giunta accantona definitivamente InnovAction

04.02.2010
17:23
(ACON) Trieste, 04 feb - COM/AB - Il consigliere regionale Enio Agnola (Idv), vicepresidente della II Commissione attività produttive, interviene su quello che definisce il definitivo funerale di InnovAction, che l'amministrazione Illy aveva istituito nel 2006 e che aveva riunito alla fiera di Udine le eccellenze tecnologiche del mondo produttivo legato all'università, mettendo a disposizione del Friuli Venezia Giulia una straordinaria vetrina invidiata in tutta Italia e anche all'estero.

Secondo Agnola, che già in occasione della Finanziaria 2009 aveva sostenuto l'assoluta necessità di non disperdere questo patrimonio, nella scelta della nuova Giunta era emersa la poco edificante volontà di togliere di mezzo un evento visto soprattutto come una creatura del centrosinistra da eliminare il prima possibile.

"Tutti i componenti della Commissione - ricorda Agnola - erano disponibili a rivedere i costi e anche parte della formula organizzativa, dando ascolto anche a Università, Comune di Udine e mondo industriale, che ne avevano chiesto comunque la continuazione".

In un primo tempo, per indorare la pillola si era parlato di portarla a cadenza biennale e ora, con la Finanziaria 2010, il definitivo accantonamento. "E' un grave errore - continua il dipietrista - togliere questo evento che aveva trovato un diretto collegamento con la legge regionale che sostiene con forza proprio l'innovazione aziendale, e che unanimemente viene considerata una delle leggi più qualificate approvate in materia economica negli ultimi decenni".

"Chiediamo alla Giunta - conclude Agnola - di rinunciare alle logiche di basso profilo che hanno portato alla chiusura di InnovAction e si vada a ripristinare, almeno in misura ridotta, un evento che possa costituire lo scenario dove i risultati delle aziende regionali che hanno utilizzato le agevolazioni su ricerca e innovazione vengono presentati e promossi sui mercati di riferimento. Si darebbe così piena visibilità all'utilizzo dei fondi pubblici, si fornirebbe uno strumento in più a disposizione di quelle imprese che, subendo la crisi economica, tendono a sacrificare proprio l'innovazione e la ricerca, che rimane però la forma più lungimirante di iniziativa economica a disposizione degli imprenditori".