Citt: Colussi, dialetti uno straordinario patrimonio comune
(ACON) Trieste, 04 feb - COM/ET - "Con l'approdo in Aula della
proposta di legge sulla valorizzazione dei dialetti di origine
veneta, giunge a compimento quel percorso normativo avviatosi da
tempo per la tutela delle lingue minoritarie individuate dalla
legge 482/99 (friulano, sloveno, tedesco) e la valorizzazione dei
dialetti veneti ancora comunemente parlati in Friuli Venezia
Giulia".
A sottolinearlo, il consigliere regionale dei Cittadini Piero
Colussi.
"In questo modo vengono pienamente recepiti i principi previsti
dalla nostra Carta costituzionale, che trattano in modo specifico
la questione del patrimonio linguistico nazionale. In particolare
- specifica Colussi - l'articolo 6 (lingue minoritarie) e il 9
(patrimonio culturale italiano), nell'ambito del quale rientrano
a pieno titolo i tanti dialetti locali. Diritti ribaditi dallo
Statuto di Autonomia della nostra Regione e sottolineati
ulteriormente dalla Convenzione sulla protezione e la promozione
della diversità delle espressioni culturali (Parigi, 20 ottobre
2005). Nel predisporre il presente testo, si fa esplicito
riferimento solo all'articolo 9 della Costituzione.
"E' bene sottolineare questo aspetto - dice il consigliere per
rassicurare i tanti esponenti delle minoranze linguistiche
friulana e slovena che in questi mesi hanno espresso più di un
timore sull'opportunità di approvare una legge per la promozione
dei dialetti che potesse erodere i già esigui contributi a
sostegno di friulano, tedesco e sloveno, nascondere un attacco
all'immagine di un Friuli unito, oppure rappresentasse un
tentativo di limitare i diritti degli sloveni e della lingua
slovena.
"Questa iniziativa - specifica Colussi - vuole riconoscere che i
dialetti d'Italia rappresentano un patrimonio di diversità di
straordinario valore, non solo perché hanno mantenuto feconda la
produzione poetica dei territori, ma perché attraverso un
complesso rapporto, hanno sempre svolto un compito di
arricchimento della lingua italiana.
"In conclusione, ricordiamo che questa proposta viene da lontano
e non rappresenta in nessun modo una rincorsa alla recente,
quanto impropria, campagna estiva sull'insegnamento obbligatorio
dei dialetti a scuola imposta un po' avventurosamente dalla Lega
Nord. Siamo invece convinti - evidenzia l'esponente dei Cittadini
- che anche i dialetti, come già le nostre lingue riconosciute
rappresentino un patrimonio di straordinario valore della nostra
comunità regionale e come tali vadano adeguatamente valorizzati e
promossi".
In conclusione, Colussi esprime particolare soddisfazione per
aver visto accolto l'emendamento presentato dai Cittadini che
propone di individuare nelle biblioteche di ogni provincia dei
fondi che raccolgano il patrimonio culturale dialettale del
Friuli Venezia Giulia.