SA-PRC: Kocijancic, superporto Trieste-Monfalcone
(ACON) Trieste, 08 feb - COM/AB - E' pur vero che a Trieste, da
molto tempo, non si nega a nessuno di organizzare almeno una
volta all'anno un mega convegno su porto, logistica e
infrastrutture, nel quale declinare le magnifiche sorti e i
progressi di un molto vicino e nuovo sviluppo per il rilancio
dello scalo triestino a livelli dei porti del nord Europa. A ogni
convegno Governo e Regione dichiarano solennemente di essere
pronti a fare la propria parte, salvo smentirsi nei fatti: il
Governo non preme sul CIPE affinché stanzi effettivamente i fondi
previsti per la piattaforma logistica, la Regione non finanzia la
società Alpe Adria e quindi non fa la propria parte per il futuro
sviluppo del Porto di Trieste.
Igor Kocijancic, consigliere regionale di SA-PRC, interviene
sulla questione. Resta la domanda di fondo, alla quale l'ultimo
megaconvegno dell'altra settimana non ha fornito risposta chiara:
il progetto del superporto Trieste-Monfalcone targato Unicredit è
la riproposta della richiesta di mutuo recentemente deliberato
dal Comitato portuale stante l'immobilismo del CIPE, o si tratta
di altro e nuovo denaro fresco? Senza una risposta chiara a
questa domanda il rischio di essere presi in giro per l'ennesima
volta è un tantino elevato.
Vi sono poi altre problematiche. Qualcuno dovrebbe spiegare al
sottosegretario Menia che Trieste è concorrente di Capodistria
tanto quanto lo è di Venezia, Ravenna e di altri porti e che le
auspicate sinergie tra i porti del Nord Adriatico sono funzionali
innanzitutto per attrarre traffici in questo vasto bacino e
tentare di sottrarli almeno in parte all'efficiente concorrenza
dei porti del Nord Europa. E' ovvio che poi i singoli porti
rimarranno concorrenti tra loro. Chi avrà più tela da tessere
(leggi servizi efficienti e migliore organizzazione del lavoro)
probabilmente tesserà meglio.
Quanto al le accuse di dumping - conclude Kocijancic - come la
mettiamo con le imprese italiane e triestine presenti sia a
Trieste che a Capodistria, che in Slovenia praticano tariffe
inferiori fino a due terzi del costo? Grande continua a essere la
confusione e le condizioni non sono eccellenti.