PD: Moretton, su terza corsia A4 solo dubbi e incertezze
(ACON) Trieste, 08 feb - COM/AB - Ancora non si vede alcun
progresso per la definizione della bancabilità del finanziamento
di 1.7 miliardi di euro necessario alla realizzazione della terza
corsia sull'A4, nonostante i quotidiani annunci di Riccardi, Melò
e Tondo. Non vorremmo assistere ancora a inutili quanto sterili
balletti che non fanno altro che rinviare all'infinito i tempi di
realizzo di questa indispensabile infrastruttura viaria.
Il giudizio è del capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco
Moretton, che chiede sia fatta finalmente chiarezza
sull'intricata vicenda e vuol conoscere i veri problemi che
finora hanno impedito la positiva conclusione della trattativa in
atto con il Governo Berlusconi, l'Anas, vari istituti bancari
pubblici e privati.
Moretton ricorda che Tondo si era impegnato a prendere in mano
personalmente la questione per accelerare la firma del decreto
interministeriale da parte dei ministri Matteoli e Tremonti,
indispensabile per l'approvazione definitiva dell'atto aggiuntivo
del piano finanziario dell'A4. Le firme, fondamentali per i
successivi finanziamenti delle opere, continuano a ritardare e
sono continuamente posticipate.
Come mai ci sono questi enormi ritardi? Non vorremmo che ancora
una volta la nostra Regione contasse poco o niente, nonostante
l'emergenza riconosciuta della terza corsia. A questo punto viene
da chiedersi quali siano le effettive garanzie ottenute da Melò e
gli altri nelle loro trasferte romane da Sace, Bei e Cassa
depositi e prestiti se non, come probabile, solo assicurazioni
verbali e non sostanziali. Ci chiediamo anche come mai nessuno ha
fatto rilevare che la questione dell'ottenimento del
finanziamento di 1.7 miliardi di euro è legata al futuro della
concessione che scade nel 2017 e che nessuno vuole oggi assumersi
la responsabilità di concedere il finanziamento, atteso che non
vi è la certezza di chi gestirà l'A4 Venezia-Trieste dopo la
scadenza della concessione.
Probabilmente sulla terza corsia regnano solo incertezza, tempi
infiniti e, purtroppo, tante, troppe chiacchiere. A questo punto
- conclude Moretton - diventa necessario che Tondo, quale
Commissario straordinario, venga in Commissione a riferire per
fugare tutti i dubbi che oggi campeggiano sulla questione.