News


Pdl: Colautti, obiettivi degli Stati generali sulla crisi

09.02.2010
16:00
(ACON) Trieste, 09 feb - COM/ET - "Gli Stati generali sulle dinamiche della crisi in Consiglio regionale rappresentano un approccio innovativo verso questo tema che non si fonda più sulla vecchia idea della concertazione, ma sul principio della responsabilità sociale". Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pdl e presidente della IV Commissione Alessandro Colautti che, assieme al presidente della II Commissione Maurizio Franz (LN) di concerto con il presidente della Regione Renzo Tondo e gli assessori Alessia Rosolen (Lavoro), Luca Ciriani (Attività produttive) e Roberto Molinaro (Formazione professionale), Claudio Violino (Risorse agricole) hanno indetto per giovedì 11 febbraio a partire dalle ore 14.30 nell'aula del Consiglio regionale gli "Stati generali sulle dinamiche della crisi". "In un unico grande momento di incontro, il Consiglio e la Giunta vogliono indicare quello che si è fatto e rivedere assieme a tutti gli attori del sistema produttivo - dalle forze economiche ai sindacati - le azioni messe in campo contro la crisi, che al momento risultano essere meno efficaci". Per Colautti il Consiglio regionale è la sede appropriata per svolgere questo approfondimento, perché qui tutti i gruppi di maggioranza e opposizione, in forza della responsabilità sociale, hanno dato vita alla legge anticrisi. "Sono convinto - aggiunge il consigliere - che questi Stati generali segneranno un nuovo punto di partenza, un nuovo modo virtuoso per affrontare importanti e delicate questioni come quella della crisi dove tutti, nel rispetto delle parti, potranno dare direttamente il proprio contributo". "Dall'incontro di giovedì - precisa Colautti - si individueranno due indirizzi d'azione. In primo luogo sarà fatta una mappatura puntuale dell'attuale situazione, per fotografare precisamente davanti a che tipo di ripresa ci troviamo. In seguito saranno individuate le politiche di investimenti più appropriate, tenendo conto anche del fatto che, a causa della congiuntura economica, non è più opportuno fare interventi a pioggia. La seconda linea d'intervento è rappresentata dalle politiche attive del lavoro da mettere in campo. Vogliamo che il tema del lavoro sia centrale, perché rappresenta la libertà e la dignità di ogni individuo. La ripresa non risolverà il problema dell'occupazione e gli ammortizzatori sociali non dureranno in eterno. Risulta quindi imprescindibile - conclude il presidente della IV Commissione - ancorare tutto il sistema sociale sui lavoratori, ripensando anche a una ricollocazione del personale".