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PD: Moretton, progettualità per un aeroporto più efficiente

10.02.2010
14:58
(ACON) Trieste, 10 feb - COM/AB - L'aeroporto di Ronchi è agonizzante e anche su questa struttura così importante per il settore trasporti della nostra regione non emerge alcuna progettualità. E' impensabile che tutto continui a girare intorno alle parole e che l'assessore Riccardi non sappia andare oltre, pregiudicando ancora una volta una prospettiva di futuro per questa importante struttura di comunicazione.

Lo mette in evidenza Gianfranco Moretton, capogruppo PD in Consiglio regionale, a giudizio del quale far morire l'aeroporto, oltre ai collegamenti, significa negare all'imprenditoria regionale la possibilità di muoversi e comunicare con agilità con gli altri Paese europei e il mondo intero.

E' evidente che le parole di Riccardi, laddove intende proporsi con parità di trattativa e pretese di riconoscimenti che non esistono con l'aeroporto di Venezia, appaiono quanto mai improprie e fuorvianti. Illudersi per illudere non si traduce mai neanche in un ipotetico sogno. Al contrario, la realtà dovrebbe indurre a proporsi con determinazione, ma altrettanta umiltà, per favorire servizi e intercomunicabilità con strutture aeroportuali più grosse ed efficienti. E' impensabile credere o far credere che una trattativa con l'aeroporto di Venezia possa avvenire alla pari. Sarebbe auspicabile, invece, che si avviasse una trattativa per crescere, per rafforzarci e per trovare una autonomia consolidata in futuro.

L'invito del PD a Riccardi e a Tondo è di discutere e accettare le proposte con le quali intendiamo proporci affinché, a breve, si possa tracciare un percorso per riavviare e movimentare in modo programmatico l'unica stazione aeroportuale della nostra Regione. L'intenzione di finanziare un intervento senza un piano di sviluppo concordato e pianificato potrebbe significare solo sperperare denari. Auspichiamo quindi che Riccardi possa a breve proporsi a un confronto solamente con i fatti, con un progetto da condividere, pianificare e integrare anche con i governi che verranno, di qualunque colore politico siano.