IV Comm: impianti nucleari, interventi dei consiglieri (2)
(ACON) Trieste, 10 feb - DT - In coro l'opposizione ha chiesto a
Tondo un no chiaro e netto alla costruzione di una centrale
nucleare in Friuli Venezia Giulia. Ed è stato Gianfranco
Moretton, capogruppo del PD, a replicare all'intervento del
presidente della Regione.
In Friuli Venezia Giulia una centrale non deve essere realizzata
perché il fabbisogno energetico delle imprese può essere ottenuto
con sistemi diversi, magari puntando ad abbassare il costo
dell'energia, ha affermato. E poi questa regione, che si vuole a
vocazione turistica, ha già pagato un prezzo alto sul versante
degli impianti, energetici e non. In più siamo a rischio sismico.
Occorre trovare fonti energetiche alternative.
Per Mauro Travanut (PD) non possiamo definire la nostra politica
energetica in dissonanza con gli altri Paesi contermini, Krsko
dista appena 40 km dalla Stiria e l'Austria, nostro possibile
partner, è stata chiara nel bocciare il raddoppio della centrale
slovena mentre sul fronte scorie c'è un contenzioso aperto con la
Croazia. Allora, che passi l'idea di una seconda Krsko soltanto
perché arride al piccolo Friuli Venezia Giulia è fantasia.
Se non verrà ristrutturata, Krsko ha limiti temporali di vita,
può essere anche che l'UE decida per la sua dismissione. Si è
espresso così Giorgio Brandolin (PD). Un suo raddoppio è
impegnativo dal punto di vista finanziario, in che modo
interverranno Stato e Regione? Si parla di iniziare a costruire
le centrali in Italia nel 2013, e saranno le imprese a indicare
il sito: di fronte a questa procedura la Regione subirà la
decisione procedurale del governo?
Secondo Franco Codega (PD) è vero che dobbiamo recuperare energia
però è altrettanto vero che esistono già importanti piani di
produzione energetica: a Trieste si sta ragionando sul
rigassificatore, al suo fianco la centrale elettrica, poi la SIOT
per lo stoccaggio del petrolio. Tutto questo non basta per essere
autonomi? In più avere a venti km, a Monfalcone, una centrale
nucleare in zona sismica è un ragionamento che richiede estrema
attenzione.
Ha espresso forte contrarietà su questo tema perché non è
possibile dimenticare che la regione è a rischio sismico
Alessandro Corazza (Idv). Krsko è vecchia, se noi andiamo ad
accollarci le spese per il raddoppio della centrale andremo a
creare una partnership nel momento tatticamente più sbagliato
visto che probabilmente verrà chiusa. Il nucleare non è energia
pulita, dovremo essere più coraggiosi sul fronte delle energie
rinnovabili.
La dichiarazione favorevole al nucleare del presidente Tondo
espone il Friuli Venezia Giulia alla possibilità di essere scelta
come sede privilegiata per una centrale, visto che tante Regioni
hanno detto di no, ha sostenuto Stefano Pustetto (SA). L'ultima
centrale in Europa che si sta costruendo, in Finlandia, è stata
bocciata sul fronte sicurezza. E proprio la centrale finlandese
dovrebbe essere il riferimento per quelle italiane. Ma il
referendum del 1987 non ha alcun valore?
La scelta del nucleare è superata, è stato il commento di Piero
Colussi (Citt), in tutto il mondo questo tipo di energia copre
appena il 5% di quella prodotta. Il vero problema è che da una
parte abbiamo il Protocollo di Kyoto e dall'altra l'Unione
europea che impongono scelte ambientali. Realizziamo piuttosto un
grande piano per migliorare l'efficienza energetica, sviluppare
le rinnovabili, pensare a una nuova mobilità.
Per Maurizio Salvador (UDC) è responsabile la posizione del
presidente Tondo che ragiona in termini d'Europa: se abbiamo la
fortuna di avere una centrale con un certo grado di insicurezza e
pericolosità forse possiamo investire in sicurezza là per
tutelare anche la nostra regione. Questo tema lo si sta
utilizzando per la lotta politica, per ottenere qualche consenso
in più.
Divoriamo energia, è questo che ci consente il benessere che
abbiamo, dobbiamo forse tornare indietro?, si è chiesto Daniele
Galasso (Pdl). Le fonti rinnovabili coprono meno dell'1%
dell'energia prodotta e noi dobbiamo contribuire a risolvere il
problema. In Francia il 70% dell'energia è nucleare ed è anche
tra i primi Paesi al mondo per turismo. Visto che Krkso c'è,
investiamo lì dando più sicurezza e raccogliendo i vantaggi
competitivi.
Un fermo no all'ipotesi Monfalcone arriva dalla Lega Nord. L'area
- ha spiegato Federico Razzini - in quanto a insediamenti
impattanti è già satura e questo a causa di una decennale quanto
scellerata amministrazione del centrosinistra. La Lega è
favorevole al nucleare ma Monfalcone, che è anche zona sismica,
ha già dato.
Siamo contrari a una centrale nucleare nella nostra regione
proprio per la sua sismicità, ha ribadito il capogruppo del
Carroccio Danilo Narduzzi. Se il Governo riterrà di proseguire
sulla strada del nucleare, ci si rivolga alle Regioni del
centrosud che, visti anche i problemi occupazionali, potrebbero
ospitare questi siti.
Per Roberto Asquini (Misto) è corretto tentare di trovare un
accordo internazionale per sviluppare energia dove già c'è, ma
soprattutto è intelligente per il Friuli Venezia Giulia
intervenire con tecnologie più moderne per - da una parte -
garantire di più e meglio il nostro territorio e l'ambiente
circostante e - dall'altra - sfruttare l'efficacia di Krsko in
termini energetici.
(fine)