IV Comm: audizione Tondo su impianti nucleari (1)
(ACON) Trieste, 10 feb - ET - Non sono contrario a nessuna
fonte energetica e chiedo la massima solidarietà perché si possa
lavorare per favorire la nostra partecipazione al raddoppio del
reattore nucleare di Krsko. Ciò consentirebbe al sistema Friuli
Venezia Giulia di recuperare energia, partecipare a un'impresa e
di accompagnare, in termini di sicurezza, il percorso della
centrale slovena. Non accetto di essere posto davanti a scelte
ideologiche sul nucleare, voglio partecipare al raddoppio
dell'impianto nella vicina Repubblica. Chiedo alle forze
politiche di esprimersi con chiarezza e responsabilità sul
percorso che questa Regione ha iniziato.
Questa, in sintesi, la posizione espressa dal presidente della
Regione Renzo Tondo, sentito dalla IV Commissione consiliare
presieduta da Alessandro Colautti (Pdl), sulla posizione del
Governo regionale in merito alla costruzione di impianti nucleari
in Friuli Venezia Giulia. Presente anche l'assessore all'Ambiente
Elio De Anna.
Parole come nucleare, elettrodotto, rigassificatore, OGM,
generano delle associazioni negative, mentre quelle come
riciclabile e rinnovabile sono interpretate sempre e solo in modo
positivo. Sforziamoci, ha detto Tondo, di fare un approfondimento
meno ideologico e più realistico.
I temi dell'energia e del suo costo sono centrali così come
l'ampiezza della crisi economica e i tempi della ripresa. Il
Friuli Venezia Giulia è la prima regione italiana per consumo di
energia per abitante (il 50% in più della media nazionale), un
consumo che è anche un sintomo del fabbisogno degli impianti di
produzione che generano reddito e benessere, e anche se la
Regione sta sostenendo con mezzi importanti la realizzazione di
impianti fotovoltaici, non è possibile credere che tale
fabbisogno possa essere soddisfatto con le sole fonti
alternative. A breve, ha evidenziato Tondo, sarà redatto un piano
energetico regionale, fatto di concerto dai tre assessori
competenti De Anna, Savino e Riccardi, che tratterà anche di
rifiuti e fonti alternative.
Il Consiglio dei ministri ha appena dato il via libera al
decreto legislativo sui criteri per la localizzazione dei siti
nucleari, del quale il presidente attende di conoscere i
dettagli. Ho fondate informazioni - ha detto Tondo - secondo le
quali le caratteristiche del territorio del Friuli Venezia Giulia
sono tali da escludere la costruzione di centrali nucleari.
La scelta migliore è dunque, secondo il presidente, insistere nei
confronti del Governo perché si crei la possibilità di
partecipare al raddoppio della centrale nucleare slovena. Non è
un'idea balzana - ha detto Tondo, evidenziando i riscontri
positivi avuti dal Governo e da Enel stessa - è un'opportunità da
cogliere e ci sono le condizioni per farlo. Il tema è già stato
posto su un tavolo intergovernativo e la Slovenia non si è ancora
espressa. La vicina Repubblica proseguirà sulla strada del
raddoppio ed è meglio, da un punto di vista ambientale, di
sicurezza ed economico, essere compartecipi di questa impresa.
(immagini tv)
(segue)