PD: Lupieri, approvato correttivo a bonus bebè
(ACON) Trieste, 11 feb - COM/ET - Abbiamo espresso parere
favorevole al regolamento che deroga dai requisiti di residenza,
o di attività lavorativa, a favore dei corregionali all'estero e
dei loro discendenti che abbiano ristabilito la residenza in
regione, e di coloro che prestano servizio nelle forze armate e
nelle forze di polizia.
Sergio Lupieri (PD) evidenzia la differenza con la Lega Nord che
- sostiene il consigliere - fa del requisito di residenza una
bandiera, discriminando quelli che fanno più figli e che
contrastano il calo demografico e l'invecchiamento della
popolazione, costituendo la linfa vitale che è il volano per la
crescita economica e lo sviluppo della nostra regione e del
nostro paese.
"Il sistema sociale discriminatorio della Giunta Tondo fa danni -
sostiene Lupieri - penalizzando anche i cittadini italiani, e
questo regolamento di modifica va a risolvere una delle tante
criticità create dagli interventi legislativi del governo di
centrodestra della nostra Regione.
"La giunta Tondo non da risposte sociali basate sui bisogni ma
sulla residenza, così che la deriva discriminatoria della Lega
contro gli extracomunitari coinvolge anche molti cittadini
italiani. Avremo così bonus bebè per figli nati da coppie
residenti 10 anni in Italia e 5 in Regione - dice l'esponente
dell'opposizione - con fratellini nati prima che non avranno
usufruito di questo beneficio in quanto la famiglia non era in
regola con gli anni di residenza.
"Inoltre, si crea una grande confusione all'interno dei servizi
sociali e delle famiglie, con contributi che prevedono situazioni
diverse in base agli anni di residenza: per il fondo di
solidarietà regionale sono infatti richiesti 3 anni di residenza,
con esclusione degli extracomunitari; per la carta famiglia 8
anni di residenza in Italia di cui almeno 1 in regione; per
l'assegnazione alloggi case Ater 10 anni di residenza in Italia
di cui 5 in regione; per l'assegno di studio per la scuola
dell'obbligo 5 anni di residenza in Italia di cui almeno 1 in
regione; per interventi di sostegno alle locazioni 10 anni di
residenza in Italia di cui almeno 5 in regione.
Per Lupieri si tratta di un caos di regole che mette a dura prova
cittadini e servizi sociali dei comuni. Sarebbe opportuna
l'unificazione dei requisiti e la sostituzione degli interventi
di puro sostegno economico con interventi che forniscono servizi
come gli asili nido, le bollette e i ticket a costi contenuti.
Lupieri ricorda che nella Costituzione italiana, come nella
convenzione Onu per i diritti del fanciullo, la famiglia è
definita come l'ambiente naturale migliore dove ricevere
educazione e cura, e come al contempo essa debba essere
destinataria privilegiata di aiuti pubblici appropriati. Un altro
principio è l'assoluto divieto di ogni forma di discriminazione
nei confronti dei minori (art. 2 della Convenzione Onu).
"Esattamente il contrario di quanto fa l'Amministrazione
regionale di centrodestra, in buona misura ostaggio della Lega".