III Comm: audizioni Piano sanitario, Kosic e consiglieri (2)
(ACON) Trieste, 15 feb - DT - "Contributi che arricchiscono,
che porteranno a una condivisione di impegni e che sottoporrò
all'attenzione della Giunta". E' questa, dopo la prima tornata di
audizioni in III Commissione, la sintesi dell'intervento
dell'assessore alla Salute Vladimir Kosic.
"La scelta delle audizioni è proficua - ha aggiunto - siamo tutti
d'accordo sull'opportunità di giungere a un Piano in tempi utili
per prendere le decisioni necessarie in un momento difficile, in
cui non possono essere rinviate perché non ci sono le condizioni
per poter garantire quell'aggiornamento che tutti quanti hanno
segnalato. Ma bisogna far presto anche per un'altra questione
importante, l'equità all'interno di una continuità di
programmazione e pianificazione che c'è in questa regione.
"Bisogna superare le situazioni di autarchia e arrivare a
un'organizzazione con un piano di regole. E su questo mi sembra
ci sia condivisione. C'è la variabile delle risorse, certo, per
questo nel 2010 interverremo per superare il sistema del
finanziamento storico e perseguire così obiettivi di giustizia e
sicurezza. Perché la sfida, che è la salute, non si esprime solo
nell'ospedale".
E poi, richiamando il parere di Ferruccio Fazio, Kosic ha
ricordato come il ministro della Salute sia favorevole. "Invita a
un'esplicitazione più chiara e per un tanto siamo disponibili, ma
sottolinea pure con chiarezza la coerenza rispetto al Piano
nazionale, la continuità della programmazione e la snellezza di
una bozza che non affronta in modo universale tutte le tematiche
in quanto si richiama a una continuità di pianificazione che è e
rimane in atto.
"Abbiamo costruito il Piano grazie a un'orchestra non di
esecutori ma di interpreti, colgo da parte di tutti la volontà di
ricercare una soluzione per un sistema unico, in cui cittadini
ricevano una sanità migliore che superi le disomogeneità
territoriali (come nelle post-acuzie o nell'ammodernamento
tecnologico). Il 118? L'emergenza è la cornice della
riorganizzazione del sistema. Una volta approvato il Piano
definitivamente - ha concluso l'assessore - organizzeremo un
incontro con i direttori generali per razionalizzare già
quest'anno le risorse e per pianificare quello che non è stato
ancora fatto".
A seguire, gli interventi dei consiglieri. Per Piero Colussi
(Citt) si tratta di un Piano sociosanitario in divenire, di cui
l'opposizione non conosce le integrazioni.
Mi auguro che l'assessore tenga conto di quanto detto, ha
annotato Stefano Pustetto (SA). In genere prima si organizzano le
audizioni e poi si scrive il Piano, qui è accaduto il contrario.
Il ministro Fazio non ha approvato la bozza, sono troppi infatti
i distinguo.
E se Franco Codega (PD) ha messo in evidenza le 2200 persone in
meno che la sanità si vedrà tagliare a causa dell'emendamento sul
personale inserito in Finanziaria, molto puntuali le domande di
Annamaria Menosso (PD), del collega di gruppo Sergio Lupieri, e
di Enio Agnola (Idv).
Non c'è un Piano A e un Piano B, ha ribattuto Franco Dal Mas,
Pdl. C'è una bozza unica che sta facendo un percorso, e comunque
non si arriverà a un Piano che rivoluzionerà la visione
sociosanitaria di un sistema che è tra i migliori. Infine,
Gaetano Valenti (Pdl) ha sostenuto l'importanza di valorizzare le
eccellenze degli ospedali minori.
Le audizioni riprenderanno domani mattina alle 10.00 per
proseguire nel pomeriggio.
(fine)