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III Comm: concluse audizioni su Piano sociosanitario (3)

16.02.2010
18:11
(ACON) Trieste, 16 feb - ET - La III Commissione consiliare ha quindi sentito i rappresentanti delle professioni del mondo della salute e della sanità, sul Piano sociosanitario 2010 - 2012.

Molti i punti toccati durante la lunga audizione, particolarmente attuale quello della riduzione dei punti nascita e dei reparti di pediatria, proposto da Dino Faraguna a nome del Gruppo tecnico regionale materno infantile, sulla base della relazione sullo stato di attuazione del Progetto Obiettivo materno-infantile. Facciamo meglio con meno, ha detto Faraguna, citando studi internazionali secondo i quali la riduzione dei punti nascita (attualmente sono 11), garantirebbe maggiore sicurezza, aumentando i numeri di parti per sede. Lo stesso vale per i reparti di pediatria, dove solo 4 su 10 hanno la guardia medica pediatrica attiva 24 ore su 24. Una riduzione porterebbe tutti i reparti rimanenti a sviluppare un servizio continuativo.

A intervenire anche la Federazione dei Collegi degli infermieri delle quattro province (IPASVI), la Federazione regionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, la Consulta ordine farmacisti, l'Ordine psicologi, il Collegio tecnici radiologia, la Federazione italiana tecnici di laboratorio biomedico, l'Ordine chimici, l'Ordine assistenti sociali, la Società italiana di medicina d'emergenza-urgenza, il Collegio delle ostetriche, presente anche Cittadinanzattiva FVG.

L'assessore Kosic ha annunciato per la prossima settimana un incontro con l'assessore Garlatti e i sindacati. Secondo Kosic è da esplicitare, come richiesto dalle professioni, la parte del Piano che tratta della terapia del dolore. Il sistema ha bisogno di tutte le professionalità, anche tecniche, ha confermato l'assessore.

Alla domanda del consigliere Stefano Pustetto (SA-SEL) sulla centrale unica per il servizio 118, la Società italiana di medicina d'emergenza-urgenza si è detta favorevole alla proposta contenuta nel Piano. Sergio Lupieri (PD) ha chiesto all'IPASVI del blocco del turn over e della situazione del personale. Dato un aumento delle competenze, prima esternalizzate, e dei numeri dell'assistenza domiciliare, le attuali risorse umane non sono sufficienti. In più, l'IPASVI ha protestato contro la centrale unica del 118, rilevando che le centrali provinciali hanno ottenuto - conoscendo il territorio - un notevole abbassamento delle ospedalizzazioni e del ricorso al pronto soccorso. Il consigliere Franco Codega (PD) ha chiesto di conoscere ulteriori opportunità di ridurre gli sprechi.

(fine)