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PD: Codega, ambulatori per clandestini tutelano tutti

17.02.2010
15:49
(ACON) Trieste, 17 feb - COM/DT - "La Lega Nord minaccia di votare contro il Piano sanitario e sociosanitario predisposto dalla Giunta di cui fa parte: pretende infatti la chiusura degli ambulatori per immigrati clandestini. E' così xenofoba da mettere a repentaglio la salute dei cittadini". Il commento è del consigliere regionale del PD Franco Codega.

"Sanno benissimo - scrive - che gli ambulatori messi in piedi a Trieste, Udine e Pordenone con la collaborazione delle Caritas non solo sono assolutamente legittimi, ma particolarmente preziosi per la salute di tutti.

"Infatti il pacchetto sicurezza, pur introducendo il reato di ingresso clandestino, non ha abrogato quella disposizione che non prevede l'obbligo di segnalare lo straniero che accede alle strutture sanitarie anche se non in regola con il permesso di soggiorno. Quindi - sottolinea Codega - gli stranieri in questa situazione hanno tutto il diritto di essere curati e di non essere denunciati.

"Ed è pieno diritto delle Aziende sanitarie organizzare il lavoro al loro interno come meglio credono per la maggiore funzionalità ed efficacia del servizio. L'autorizzazione ad agire in tal senso rientra nella potestà del servizio sanitario regionale, che comprende strutture pubbliche e strutture private accreditate o autorizzate. E questi sono gli ambulatori per gli stranieri irregolari.

"Eliminare tali strutture - annota ancora il consigliere - per obbligare gli stranieri a usare solo presidi pubblici significa mettere la sanità della regione e quindi la salute di tutti i cittadini a forte repentaglio. Molti stranieri irregolari infatti non si recheranno nelle strutture pubbliche per il timore di essere denunciati (cosa che gli operatori non sono tenuti a fare, ma potrebbero comunque fare).

"L'Azienda sanitaria - conclude Codega - non avrà così più il controllo sanitario del territorio e le malattie infettive potrebbero propagarsi senza gli opportuni interventi preventivi".