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VI Comm: unanimità statuto Istituto patrimonio culturale FVG

18.02.2010
12:13
(ACON) Trieste, 18 feb - ET - La VI Commissione consiliare, presieduta da Piero Camber (Pdl), ha espresso parere favorevole unanime alla delibera della Giunta sullo schema di statuto dell'Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia, di Villa Manin. A illustrare il provvedimento l'assessore alla Cultura Roberto Molinaro.

Vi sono definiti la natura e i compiti dell'ente, che sarà dedicato alla catalogazione, restauro, cooperazione internazionale scientifica e tecnica, consulenza e supporto di archivistica.

L'attività di catalogazione è svolta in collaborazione con le Soprintendenze, le Università degli studi e con tutti gli altri enti, pubblici e privati, impegnati nel settore, raccogliendo e integrando in un unico ambito informativo. Nel rispetto delle prerogative statali, l'Istituto potrà catalogare anche reperti archeologici e svolgere ricerche.

Sarà anche suo compito valorizzare la documentazione relativa alla storia e alla memoria dell'emigrazione regionale, la catalogazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo di interesse storico, artistico e documentario conservato presso le istituzioni, gli archivi e gli enti di cultura cinematografica e favorire la conoscenza del patrimonio culturale nell'ambito delle istituzioni scolastiche. L'Istituto potrà stipulare convenzioni o contratti per la fornitura di servizi e prestazioni a soggetti pubblici e privati.

Lo statuto stabilisce l'istituzione della scuola per la conservazione e il restauro dei beni culturali della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, sempre presso Villa Manin.

Gli organi dell'Istituto sono il direttore, il comitato scientifico - che formula gli indirizzi generali per i programmi pluriennali e annuali e ne verifica la realizzazione - e il revisore. Le funzioni di vigilanza sull'Istituto sono esercitate dalla Giunta regionale.

Le entrate dell'Istituto sono costituite dal finanziamento annuale regionale, dai proventi di attività istituzionali come i corrispettivi delle prestazioni a favore di terzi, le quote di iscrizione ai corsi di formazione e a congressi e convegni organizzati dall'Istituto, i ricavi della vendita di pubblicazioni, da eventuali finanziamenti disposti dallo Stato, dall'Unione europea, nonché da altre istituzioni pubbliche e organismi nazionali e internazionali, per la realizzazione di progetti specifici, donazioni e sovvenzioni da parte di privati.

L'assessore ha accolto alcune modifiche proposte, tra le quali quelle avanzate dal consigliere Piero Colussi (Citt), che ampliano la platea delle istituzioni destinatarie delle funzioni di supporto dell'Istituto.

(immagini tv)