VI Comm: unanimità statuto Istituto patrimonio culturale FVG
(ACON) Trieste, 18 feb - ET - La VI Commissione consiliare,
presieduta da Piero Camber (Pdl), ha espresso parere favorevole
unanime alla delibera della Giunta sullo schema di statuto
dell'Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli
Venezia Giulia, di Villa Manin. A illustrare il provvedimento
l'assessore alla Cultura Roberto Molinaro.
Vi sono definiti la natura e i compiti dell'ente, che sarà
dedicato alla catalogazione, restauro, cooperazione
internazionale scientifica e tecnica, consulenza e supporto di
archivistica.
L'attività di catalogazione è svolta in collaborazione con le
Soprintendenze, le Università degli studi e con
tutti gli altri enti, pubblici e privati, impegnati nel settore,
raccogliendo e integrando in un unico ambito
informativo. Nel rispetto delle prerogative statali, l'Istituto
potrà catalogare anche reperti archeologici e svolgere ricerche.
Sarà anche suo compito valorizzare la documentazione relativa
alla storia e alla memoria dell'emigrazione regionale, la
catalogazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo di
interesse storico, artistico e documentario conservato presso le
istituzioni, gli archivi e gli enti di cultura cinematografica e
favorire la conoscenza del
patrimonio culturale nell'ambito delle istituzioni scolastiche.
L'Istituto potrà stipulare convenzioni o contratti per la
fornitura di servizi e prestazioni a soggetti pubblici e privati.
Lo statuto stabilisce l'istituzione della scuola per la
conservazione e il restauro dei beni culturali della Regione
Autonoma Friuli Venezia Giulia, sempre presso Villa Manin.
Gli organi dell'Istituto sono il direttore, il comitato
scientifico - che formula gli indirizzi generali per i programmi
pluriennali e annuali e ne verifica la realizzazione - e il
revisore. Le funzioni di vigilanza sull'Istituto sono esercitate
dalla Giunta regionale.
Le entrate dell'Istituto sono costituite dal finanziamento
annuale regionale, dai proventi di attività istituzionali come i
corrispettivi delle prestazioni a favore di terzi, le quote di
iscrizione ai corsi di formazione e a congressi e convegni
organizzati dall'Istituto, i ricavi della vendita di
pubblicazioni, da eventuali finanziamenti disposti dallo Stato,
dall'Unione europea, nonché da altre istituzioni pubbliche e
organismi nazionali e internazionali, per la realizzazione di
progetti specifici, donazioni e sovvenzioni da parte di privati.
L'assessore ha accolto alcune modifiche proposte, tra le quali
quelle avanzate dal consigliere Piero Colussi (Citt), che
ampliano la platea delle istituzioni destinatarie delle funzioni
di supporto dell'Istituto.
(immagini tv)