VI Comm: illustrato ddl finanziamenti a sistema università
(ACON) Trieste, 18 feb - ET - La VI Commissione consiliare -
presidente Piero Camber (Pdl) - ha sentito l'illustrazione del
disegno di legge sui finanziamenti al sistema universitario
regionale, presentato dall'assessore all'Università e Ricerca
Alessia Rosolen.
Il provvedimento - ha detto l'assessore - è coerente con il
programma di Governo di riforma del sistema universitario
nazionale ed è finalizzato al potenziamento dell'efficacia e
dell'efficienza.
Il contesto regionale è caratterizzato dalla presenza delle due
Università degli Studi di Trieste e di Udine, da una scuola
superiore, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati
(SISSA) di Trieste, dai due Conservatori di musica G. Tartini di
Trieste e J. Tomadini di Udine, che attraggono complessivamente
circa 40 mila studenti, di cui circa il 5 per cento proveniente
da altre nazioni e oltre il 25 per centro da altre regioni
italiane.
La crisi economica nazionale, i tagli operati a livello nazionale
sui finanziamenti al sistema universitario, hanno spinto
l'Amministrazione regionale a valorizzare e potenziare le
competenze distintive degli Atenei e conservatori e supportarli
in una fase di difficoltà dovuta ai tagli nazionali.
Il primo passo è stato di rivedere i meccanismi di finanziamento,
rilevando un'eccessiva frammentazione di norme, la suddivisione
al 50% delle risorse tra Udine e Trieste senza valutazioni di
merito sulla destinazione, la parificazione delle Università alle
altre istituzioni ed enti (quali i consorzi universitari e gli
enti territoriali) nel concorrere ai finanziamenti per l'edilizia
universitaria.
Negli anni scorsi è stato quindi stato avviato un percorso, che
ha portato a una prima approvazione di un progetto di riforma dei
finanziamenti, alla costituzione di un tavolo tecnico tra Regione
e Università, alla creazione di criteri di riparto e a un primo
intervento complessivamente di 1 milione di euro, con esiti
positivi.
Le motivazioni di tali scelte sono state l'esigenza di
razionalizzare e semplificare i finanziamenti a favore del
sistema universitario, garantendo alla Regione un ruolo di
coordinamento, di indirizzo e di valutazione nel rispetto
dell'autonomia degli Enti beneficiari, per aumentare la capacità
di attrazione delle risorse finanziarie non regionali, favorire
le iniziative congiunte e la collaborazione tra gli Enti.
L'ottica della riforma è di garantire condizioni di reversibilità
della spesa. Non è prevista infatti una cristallizzazione delle
risorse per interventi individuati e le risorse potranno essere
utilizzate di volta in volta per soddisfare le esigenze.
Il disegno di legge si compone di 16 articoli. Si introduce il
concetto di sistema universitario regionale, che ricomprende gli
atenei di Trieste e di Udine, la Sissa e i due conservatori di
musica della regione.
Gli obiettivi da conseguire con i finanziamenti sono l'aumento
della capacità di attrarre risorse finanziarie non regionali,
premiare le eccellenze, favorire la collaborazione tra gli enti,
aumentare la competitività. Gli interventi che si potranno
finanziare sono attività di ricerca e di formazione, progetti di
ricerca e trasferimento tecnologico, iniziative di innovazione
organizzativa e gestionale, interventi di ampliamento,
conservazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare e
mobiliare.
Si istituisce la Conferenza del sistema universitario regionale,
che collabora alla predisposizione del Programma triennale, che
definisce, tra le altre cose, le priorità, la destinazione delle
risorse, Lo schema di programma viene approvato in via preventiva
dalla Giunta regionale, previo parere della Conferenza. Dopo
l'entrata in vigore della legge di bilancio, la Giunta regionale
effettua il riparto delle risorse in conformità ai contenuti del
programma stesso.
È previsto un sistema di monitoraggio degli effetti sul
territorio regionale delle attività realizzate dal sistema
universitario.
Per l'attuazione degli interventi, a esclusione di quelli
riferiti a quelli edilizi, viene istituito il Fondo per il
finanziamento del sistema universitario, il cui utilizzo viene
annualmente definito con la deliberazione della Giunta.
La Commissione ha deciso di svolgere martedì 16 marzo una serie
di audizioni con i soggetti interessati dalla legge, i due
Atenei, i conservatori e la SISSA, i quattro Consorzi
universitari, i due Enti regionali per il diritto e le
opportunità allo studio, gli studenti eletti nei Consigli
d'amministrazione delle Università e nei Senati accademici,
insieme al Comitato per l'autonomia e per il rilancio del Friuli,
che ha chiesto alla Commissione di essere sentito in merito.
(immagini tv)