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VI Comm: illustrato ddl finanziamenti a sistema università

18.02.2010
12:25
(ACON) Trieste, 18 feb - ET - La VI Commissione consiliare - presidente Piero Camber (Pdl) - ha sentito l'illustrazione del disegno di legge sui finanziamenti al sistema universitario regionale, presentato dall'assessore all'Università e Ricerca Alessia Rosolen.

Il provvedimento - ha detto l'assessore - è coerente con il programma di Governo di riforma del sistema universitario nazionale ed è finalizzato al potenziamento dell'efficacia e dell'efficienza.

Il contesto regionale è caratterizzato dalla presenza delle due Università degli Studi di Trieste e di Udine, da una scuola superiore, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, dai due Conservatori di musica G. Tartini di Trieste e J. Tomadini di Udine, che attraggono complessivamente circa 40 mila studenti, di cui circa il 5 per cento proveniente da altre nazioni e oltre il 25 per centro da altre regioni italiane.

La crisi economica nazionale, i tagli operati a livello nazionale sui finanziamenti al sistema universitario, hanno spinto l'Amministrazione regionale a valorizzare e potenziare le competenze distintive degli Atenei e conservatori e supportarli in una fase di difficoltà dovuta ai tagli nazionali.

Il primo passo è stato di rivedere i meccanismi di finanziamento, rilevando un'eccessiva frammentazione di norme, la suddivisione al 50% delle risorse tra Udine e Trieste senza valutazioni di merito sulla destinazione, la parificazione delle Università alle altre istituzioni ed enti (quali i consorzi universitari e gli enti territoriali) nel concorrere ai finanziamenti per l'edilizia universitaria.

Negli anni scorsi è stato quindi stato avviato un percorso, che ha portato a una prima approvazione di un progetto di riforma dei finanziamenti, alla costituzione di un tavolo tecnico tra Regione e Università, alla creazione di criteri di riparto e a un primo intervento complessivamente di 1 milione di euro, con esiti positivi.

Le motivazioni di tali scelte sono state l'esigenza di razionalizzare e semplificare i finanziamenti a favore del sistema universitario, garantendo alla Regione un ruolo di coordinamento, di indirizzo e di valutazione nel rispetto dell'autonomia degli Enti beneficiari, per aumentare la capacità di attrazione delle risorse finanziarie non regionali, favorire le iniziative congiunte e la collaborazione tra gli Enti.

L'ottica della riforma è di garantire condizioni di reversibilità della spesa. Non è prevista infatti una cristallizzazione delle risorse per interventi individuati e le risorse potranno essere utilizzate di volta in volta per soddisfare le esigenze.

Il disegno di legge si compone di 16 articoli. Si introduce il concetto di sistema universitario regionale, che ricomprende gli atenei di Trieste e di Udine, la Sissa e i due conservatori di musica della regione.

Gli obiettivi da conseguire con i finanziamenti sono l'aumento della capacità di attrarre risorse finanziarie non regionali, premiare le eccellenze, favorire la collaborazione tra gli enti, aumentare la competitività. Gli interventi che si potranno finanziare sono attività di ricerca e di formazione, progetti di ricerca e trasferimento tecnologico, iniziative di innovazione organizzativa e gestionale, interventi di ampliamento, conservazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare e mobiliare.

Si istituisce la Conferenza del sistema universitario regionale, che collabora alla predisposizione del Programma triennale, che definisce, tra le altre cose, le priorità, la destinazione delle risorse, Lo schema di programma viene approvato in via preventiva dalla Giunta regionale, previo parere della Conferenza. Dopo l'entrata in vigore della legge di bilancio, la Giunta regionale effettua il riparto delle risorse in conformità ai contenuti del programma stesso.

È previsto un sistema di monitoraggio degli effetti sul territorio regionale delle attività realizzate dal sistema universitario.

Per l'attuazione degli interventi, a esclusione di quelli riferiti a quelli edilizi, viene istituito il Fondo per il finanziamento del sistema universitario, il cui utilizzo viene annualmente definito con la deliberazione della Giunta.

La Commissione ha deciso di svolgere martedì 16 marzo una serie di audizioni con i soggetti interessati dalla legge, i due Atenei, i conservatori e la SISSA, i quattro Consorzi universitari, i due Enti regionali per il diritto e le opportunità allo studio, gli studenti eletti nei Consigli d'amministrazione delle Università e nei Senati accademici, insieme al Comitato per l'autonomia e per il rilancio del Friuli, che ha chiesto alla Commissione di essere sentito in merito.

(immagini tv)