PD:Lupieri su affermazioni Narduzzi sanità e sistema sociale
(ACON) Trieste, 18 feb - COM/AB - Il Capogruppo della Lega Nord
Danilo Narduzzi propone test anti-tbc agli immigrati e la
chiusura degli ambulatori per clandestini, dimenticando che
proprio in quegli ambulatori si eseguono esami del sangue, test,
diagnosi, terapie e quanto necessario a monitorare la situazione
epidemiologica di persone che altrimenti sfuggirebbero ai
controlli sanitari.
Lo afferma Sergio Lupieri, consigliere regionale del PD, che
mette in evidenza come difficilmente i clandestini vadano al
Pronto soccorso, ma facilmente si rechino negli ambulatori dove
sanno di trovare mediatori culturali e operatori che della
solidarietà, della fratellanza e della carità ha fatto regola di
vita.
Narduzzi dovrebbe capire - sostiene Lupieri - che chiudendo gli
ambulatori, tra l'altro illegalmente perché così facendo si
violano le leggi e la Costituzione italiana, si perderebbe il
controllo di una realtà altrimenti difficilmente rilevabile. Il
costo di questi ambulatori è irrisorio per il Servizio sanitario
regionale (qualche migliaio di euro) perché beneficiano di
progetto comunitari e fondi ministeriali.
Riguardo alla Carta famiglia, Lupieri ricorda a Narduzzi che le
iscrizioni si chiudono ad aprile e quindi è possibile che buona
parte delle domande debbano ancora arrivare. Inoltre, se vi sono
risorse è certamente importante estendere i benefici della carta,
come era del resto da noi previsto, quando veniva considerata un
libro aperto sul quale inserire via via sempre più benefici: non
solo sconti sulle bollette elettrice, gas e trasporti, ma
riduzione o abolizione dei ticket su farmaci e prestazioni, e
così sui pannolini, latte in polvere, e via dicendo.
Riguardo le politiche della casa - così ancora Lupieri e sempre a
Narduzzi - faccio presente che la sua maggioranza ha
drasticamente ridotto i finanziamenti dell'edilizia agevolata
ATER e le risorse per l'abbattimento degli affitti ai bisognosi.
Sarebbe bene quindi che Narduzzi, piuttosto che parlarne sui
giornali, ne parlasse con la sua maggioranza. Una cosa è certa:
la lega Nord caratterizza il Friuli Venezia Giulia per un sistema
sociale discriminato, basato non sui bisogni ma sulla residenza,
lasciando scoperte tante realtà che poi finiscono comunque a
carico dei Comuni, e nelle cui maglie spesso incappano molti
cittadini italiani.