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PD:Lupieri su affermazioni Narduzzi sanità e sistema sociale

18.02.2010
16:54
(ACON) Trieste, 18 feb - COM/AB - Il Capogruppo della Lega Nord Danilo Narduzzi propone test anti-tbc agli immigrati e la chiusura degli ambulatori per clandestini, dimenticando che proprio in quegli ambulatori si eseguono esami del sangue, test, diagnosi, terapie e quanto necessario a monitorare la situazione epidemiologica di persone che altrimenti sfuggirebbero ai controlli sanitari.

Lo afferma Sergio Lupieri, consigliere regionale del PD, che mette in evidenza come difficilmente i clandestini vadano al Pronto soccorso, ma facilmente si rechino negli ambulatori dove sanno di trovare mediatori culturali e operatori che della solidarietà, della fratellanza e della carità ha fatto regola di vita.

Narduzzi dovrebbe capire - sostiene Lupieri - che chiudendo gli ambulatori, tra l'altro illegalmente perché così facendo si violano le leggi e la Costituzione italiana, si perderebbe il controllo di una realtà altrimenti difficilmente rilevabile. Il costo di questi ambulatori è irrisorio per il Servizio sanitario regionale (qualche migliaio di euro) perché beneficiano di progetto comunitari e fondi ministeriali.

Riguardo alla Carta famiglia, Lupieri ricorda a Narduzzi che le iscrizioni si chiudono ad aprile e quindi è possibile che buona parte delle domande debbano ancora arrivare. Inoltre, se vi sono risorse è certamente importante estendere i benefici della carta, come era del resto da noi previsto, quando veniva considerata un libro aperto sul quale inserire via via sempre più benefici: non solo sconti sulle bollette elettrice, gas e trasporti, ma riduzione o abolizione dei ticket su farmaci e prestazioni, e così sui pannolini, latte in polvere, e via dicendo.

Riguardo le politiche della casa - così ancora Lupieri e sempre a Narduzzi - faccio presente che la sua maggioranza ha drasticamente ridotto i finanziamenti dell'edilizia agevolata ATER e le risorse per l'abbattimento degli affitti ai bisognosi. Sarebbe bene quindi che Narduzzi, piuttosto che parlarne sui giornali, ne parlasse con la sua maggioranza. Una cosa è certa: la lega Nord caratterizza il Friuli Venezia Giulia per un sistema sociale discriminato, basato non sui bisogni ma sulla residenza, lasciando scoperte tante realtà che poi finiscono comunque a carico dei Comuni, e nelle cui maglie spesso incappano molti cittadini italiani.