Citt: Alunni Barbarossa, Giunta si esprima su città d'arte
(ACON) Trieste, 19 feb - ET - "Lo status di città d'arte è il
minimo diritto che Trieste può e deve rivendicare. Parole del
triestino Gillo Dorfles, critico d'arte, pittore, filosofo che
entra nel merito della controversa decisione del Tar che mette in
discussione il ruolo di Trieste come città d'arte, cancellando la
relativa delibera del Consiglio comunale".
A riprendere le parole del critico d'arte, il consigliere
regionale dei Cittadini Stefano Alunni Barbarossa, che ha
depositato un'interpellanza nella quale chiede alla Giunta, in
merito alla situazione creatasi a Trieste, le valutazioni e le
iniziative che ritiene di dover urgentemente assumere per ovviare
al pericoloso vuoto regolamentare che, oltre a danneggiare il
tessuto economico regionale, continua a esporre la Regione a
dannosi conflitti istituzionali.
Alunni Barbarossa richiama la recente sentenza del TAR che ha
cancellato la delibera del Comune di Trieste che classificava la
città capoluogo quale città d'arte, eccependo l'esclusiva
competenza regionale in materia, ma anche la legge Bersani che
fissa in centottanta giorni dalla sua entrata in vigore il
termine entro il quale le Regioni individuano i comuni a economia
prevalentemente turistica, le città d'arte o le zone del
territorio dei medesimi e i periodi di maggiore afflusso
turistico nei quali gli esercenti possono determinare liberamente
gli orari di apertura e di chiusura.
"Constatato che la Regione ha provveduto alla sola individuazione
dei comuni a economia prevalentemente turistica e ritenendo
dannoso ogni ulteriore ritardo nell'adozione del richiamato
regolamento non solo per l'economia di Trieste, ma anche per
quella di altre località della regione che avrebbero titolo per
essere classificate quali città d'arte, chiedo un pronunciamento
della Giunta su questo argomento e, lo ribadisco, non solo alla
luce della discriminazione che è sotto gli occhi di tutti, ma
anche per evitare - conclude Alunni Barbarossa - un dannoso vuoto
regolamentare".