PD: Codega, necessario mantenere ambulatori per clandestini
(ACON) Trieste, 19 feb - COM/ET - La battaglia della Lega Nord
contro gli ambulatori medici per gli immigrati clandestini è
l'emblema di una battaglia insensata e pericolosa, che mette a
repentaglio la sicurezza dei cittadini.
A sostenerlo è il consigliere del PD Franco Codega. Si tratta di
una proposta insensata perché - secondo l'esponente
dell'opposizione - i tre ambulatori coordinati dalle Caritas
diocesane di Trieste, Udine e Pordenone fanno risparmiare la
Regione.
La gestione di tali ambulatori, infatti, è in gran parte autonoma
e si mantiene con entrate che rendono autosufficiente il servizio
senza bisogno di ricorrere a fondi pubblici. Se si eliminano -
sostiene Codega - una parte degli utenti si riverserà sulle
strutture pubbliche, con un aumento degli oneri per la Regione.
"Proprio qualche mese fa la Lega si lamentava con l'assessore
Kosic per l'eccessivo costo delle cure ai clandestini - fatto che
Codega sostiene non corrispondere a verità - e ora lavora perchè,
di fatto, questi costi aumentino".
"Ma tale battaglia è anche molto pericolosa perché - dice il
consigliere del PD - costringere gli immigrati irregolari a usare
solo le strutture pubbliche comporterà che molti di loro non si
faranno più curare per paura di essere denunciati (cosa che sanno
non succedere negli ambulatori delle Caritas). Salteranno visite
mediche necessarie, vaccinazioni, controllo della tubercolosi e
di altre malattie infettive. La Regione così non avrà più il
controllo sanitario del territorio e - conclude Codega - sarà di
gran lunga più insicura sul piano sanitario".