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PD: Codega, necessario mantenere ambulatori per clandestini

19.02.2010
14:53
(ACON) Trieste, 19 feb - COM/ET - La battaglia della Lega Nord contro gli ambulatori medici per gli immigrati clandestini è l'emblema di una battaglia insensata e pericolosa, che mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini.

A sostenerlo è il consigliere del PD Franco Codega. Si tratta di una proposta insensata perché - secondo l'esponente dell'opposizione - i tre ambulatori coordinati dalle Caritas diocesane di Trieste, Udine e Pordenone fanno risparmiare la Regione.

La gestione di tali ambulatori, infatti, è in gran parte autonoma e si mantiene con entrate che rendono autosufficiente il servizio senza bisogno di ricorrere a fondi pubblici. Se si eliminano - sostiene Codega - una parte degli utenti si riverserà sulle strutture pubbliche, con un aumento degli oneri per la Regione.

"Proprio qualche mese fa la Lega si lamentava con l'assessore Kosic per l'eccessivo costo delle cure ai clandestini - fatto che Codega sostiene non corrispondere a verità - e ora lavora perchè, di fatto, questi costi aumentino".

"Ma tale battaglia è anche molto pericolosa perché - dice il consigliere del PD - costringere gli immigrati irregolari a usare solo le strutture pubbliche comporterà che molti di loro non si faranno più curare per paura di essere denunciati (cosa che sanno non succedere negli ambulatori delle Caritas). Salteranno visite mediche necessarie, vaccinazioni, controllo della tubercolosi e di altre malattie infettive. La Regione così non avrà più il controllo sanitario del territorio e - conclude Codega - sarà di gran lunga più insicura sul piano sanitario".