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PD: Codega, sono da mantenere gli ambulatori per immigrati

23.02.2010
13:20
(ACON) Trieste, 23 feb - COM/AB - Fa bene l'assessore Kosic a resistere alla pressione asfissiante della Lega sugli ambulatori per gli immigrati. La Lega, ossessionata dalla sua lotta insensata agli immigrati, punta i piedi e pretende misure contro ogni razionalità e contro la salute dell'intera comunità.

A sostenerlo è il consigliere regionale del PD Franco Codega, che sottolinea come la Lega parli di percorsi privilegiati per gli immigrati, dove invece non vi è alcun privilegio, ma un'organizzazione razionale del lavoro decisa autonomamente dalle diverse Aziende sanitarie della regione.

Gran parte dei Pronto soccorso degli ospedali sono quotidianamente intasati da interventi di codice bianco, richieste di prestazioni mediche di per sé non urgenti ma cui i cittadini ricorrono per avere una risposta immediata. Chiudere gli ambulatori per gli immigrati significa aumentare l'intasamento ai Pronto soccorso normali, creando un disservizio per tutti.

Come più volte rimarcato - aggiunge Codega - la legge 94 del 2009 non impone, ma neanche vieta, la possibilità di denuncia dell'immigrato irregolare che va nelle strutture pubbliche per farsi curare. Prevedere ambulatori appositi, in cui la non-denuncia viene garantita, permette una fruibilità del servizio sanitario a tutti gli immigrati. Abolirli e obbligare gli immigrati a servirsi di strutture indistinte costringerà molti di loro, soprattutto gli irregolari, a evitare di entrare in contatto con il servizio sanitario e quindi a curarsi. E questo, oltre a essere una condizione di assoluta inciviltà, rappresenta un gravissimo pericolo per la salute della intera collettività regionale.

Vorremmo proprio - conclude Codega - che la Lega rispondesse a queste obiezioni invece di ostinarsi, irresponsabilmente, a portare avanti a testa bassa il suo disegno pericolosissimo per la salute di tutti i cittadini.