PD: Codega, sono da mantenere gli ambulatori per immigrati
(ACON) Trieste, 23 feb - COM/AB - Fa bene l'assessore Kosic a
resistere alla pressione asfissiante della Lega sugli ambulatori
per gli immigrati. La Lega, ossessionata dalla sua lotta
insensata agli immigrati, punta i piedi e pretende misure contro
ogni razionalità e contro la salute dell'intera comunità.
A sostenerlo è il consigliere regionale del PD Franco Codega, che
sottolinea come la Lega parli di percorsi privilegiati per gli
immigrati, dove invece non vi è alcun privilegio, ma
un'organizzazione razionale del lavoro decisa autonomamente dalle
diverse Aziende sanitarie della regione.
Gran parte dei Pronto soccorso degli ospedali sono
quotidianamente intasati da interventi di codice bianco,
richieste di prestazioni mediche di per sé non urgenti ma cui i
cittadini ricorrono per avere una risposta immediata. Chiudere
gli ambulatori per gli immigrati significa aumentare
l'intasamento ai Pronto soccorso normali, creando un disservizio
per tutti.
Come più volte rimarcato - aggiunge Codega - la legge 94 del 2009
non impone, ma neanche vieta, la possibilità di denuncia
dell'immigrato irregolare che va nelle strutture pubbliche per
farsi curare. Prevedere ambulatori appositi, in cui la
non-denuncia viene garantita, permette una fruibilità del
servizio sanitario a tutti gli immigrati. Abolirli e obbligare
gli immigrati a servirsi di strutture indistinte costringerà
molti di loro, soprattutto gli irregolari, a evitare di entrare
in contatto con il servizio sanitario e quindi a curarsi. E
questo, oltre a essere una condizione di assoluta inciviltà,
rappresenta un gravissimo pericolo per la salute della intera
collettività regionale.
Vorremmo proprio - conclude Codega - che la Lega rispondesse a
queste obiezioni invece di ostinarsi, irresponsabilmente, a
portare avanti a testa bassa il suo disegno pericolosissimo per
la salute di tutti i cittadini.