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IV Comm: audizione Riccardi su aeroporto, i consiglieri

23.02.2010
15:17
(ACON) Trieste, 23 feb - ET - Molte le domande poste dai consiglieri durante l'audizione dell'assessore ai Trasporti Riccardo Riccardi in IV Commissione consiliare, presieduta da Alessandro Colautti (Pdl).

La Regione diventerà socia di maggioranza della società di gestione dell'aeroporto tramite un aumento di capitale o acquisendo quote? Giorgio Brandolin (PD) ha chiesto lo stato del piano di investimenti legato alla concessione 40ennale emessa dall'ENAC. Importante mantenere i collegamenti con Roma, Monaco e Parigi, aggiungendo qualche altro hub. Sul capitolo alleanze, il consigliere ha valutato positivamente le trattative con Venezia, rilevandone le difficoltà e auspicando l'opportunità di cercare anche delle alternative nel nord est.

Per Piero Colussi (Citt) la partita è complicata data la congiuntura economica e la vicinanza di altri aeroporti. Le grandi imprese nazionali di trasporto passeggeri non stanno aiutando a migliorare la situazione e le regioni devono garantire autonomamente i propri cittadini. La vera domanda è se in questo mercato c'è spazio per l'aeroporto del Friuli Venezia Giulia e a cosa non rinunceremmo mai nelle trattative con la Save, la società che gestisce gli aeroporti di Venezia.

Stare tra Venezia e Lubiana potrebbe risultare una convenienza, un'opportunità in più per Ronchi per sviluppare nuove tratte alternative, magari ricercando un dialogo anche con l'aeroscalo sloveno dal quale non si può prescindere. Sergio Lupieri (PD) sottolinea la necessità di ampliare il parco degli hub e delle destinazioni. Gli investimenti devono essere finalizzati all'ottenimento di obiettivi chiari e condivisi.

Franco Brussa (PD) teme che si stia perdendo credibilità e peso nel contesto globale. Molto critica la sua posizione nei confronti della questione dei voli per Linate e la perdita delle sedi - amministrativa e di manutenzione - di una compagnia aerea. Secondo il consigliere, inoltre, le funzioni di amministratore delegato e presidente non andrebbero ricoperte da una sola persona. Preannunciando la richiesta di un'audizione in I Commissione, Brussa ha chiesto alla Giunta quali interventi di carattere economico che intende mettere in campo.

Un'audizione prematura, perché il nodo sull'acquisizione della quota di maggioranza della società di gestione da parte della Regione non è stato ancora sciolto. Maurizio Bucci (Pdl) rileva che la questione aeroportuale è puramente economica, non politica. Servono risorse finanziarie o passeggeri da offrire agli interlocutori e gli interessi economici possono rendere possibili alleanze. Lasciamo lavorare la Giunta per quantificare l'ingresso della Regione nella società di gestione. In passato la Regione ha latitato, ora è presente.

Un futuro fosco, secondo Gianfranco Moretton (PD), quello che si prospetta all'aeroscalo regionale, un problema legato alle prospettive. Gli ultimi mesi sono stati costellati da segnali negativi con perdite di passeggeri e tratte. Gli investimenti e le spese devono essere mirati a una prospettiva futura, non ancora definita. Il capogruppo ha chiesto di conoscere i contenuti dei colloqui intrattenuti con Venezia, evidenziando l'opportunità di acquisire partner e rotte verso est e di giocare un ruolo alla pari in eventuali alleanze.

Una mano tesa alla maggioranza per interloquire in modo costruttivo e responsabile sul futuro dello scalo di Ronchi. L'inclusione di tutte le forze politiche nella questione è stata auspicata da Mauro Travanut (PD), preoccupato da evidenti segni di collasso della struttura. Ci vuole condivisione per garantire uscita dall'empasse, ha detto il consigliere, chiedendo all'assessore di conoscere la strategia complessiva e la volontà della Giunta di confrontarsi con il Consiglio regionale per ricercare un'intesa e condividere una soluzione.

(immagini tv)