IV Comm: audizione Riccardi su aeroporto, i consiglieri
(ACON) Trieste, 23 feb - ET - Molte le domande poste dai
consiglieri durante l'audizione dell'assessore ai Trasporti
Riccardo Riccardi in IV Commissione consiliare, presieduta da
Alessandro Colautti (Pdl).
La Regione diventerà socia di maggioranza della società di
gestione dell'aeroporto tramite un aumento di capitale o
acquisendo quote? Giorgio Brandolin (PD) ha chiesto lo stato del
piano di investimenti legato alla concessione 40ennale emessa
dall'ENAC. Importante mantenere i collegamenti con Roma, Monaco e
Parigi, aggiungendo qualche altro hub. Sul capitolo alleanze, il
consigliere ha valutato positivamente le trattative con Venezia,
rilevandone le difficoltà e auspicando l'opportunità di cercare
anche delle alternative nel nord est.
Per Piero Colussi (Citt) la partita è complicata data la
congiuntura economica e la vicinanza di altri aeroporti. Le
grandi imprese nazionali di trasporto passeggeri non stanno
aiutando a migliorare la situazione e le regioni devono garantire
autonomamente i propri cittadini. La vera domanda è se in questo
mercato c'è spazio per l'aeroporto del Friuli Venezia Giulia e a
cosa non rinunceremmo mai nelle trattative con la Save, la
società che gestisce gli aeroporti di Venezia.
Stare tra Venezia e Lubiana potrebbe risultare una convenienza,
un'opportunità in più per Ronchi per sviluppare nuove tratte
alternative, magari ricercando un dialogo anche con l'aeroscalo
sloveno dal quale non si può prescindere. Sergio Lupieri (PD)
sottolinea la necessità di ampliare il parco degli hub e delle
destinazioni. Gli investimenti devono essere finalizzati
all'ottenimento di obiettivi chiari e condivisi.
Franco Brussa (PD) teme che si stia perdendo credibilità e peso
nel contesto globale. Molto critica la sua posizione nei
confronti della questione dei voli per Linate e la perdita delle
sedi - amministrativa e di manutenzione - di una compagnia aerea.
Secondo il consigliere, inoltre, le funzioni di amministratore
delegato e presidente non andrebbero ricoperte da una sola
persona. Preannunciando la richiesta di un'audizione in I
Commissione, Brussa ha chiesto alla Giunta quali interventi di
carattere economico che intende mettere in campo.
Un'audizione prematura, perché il nodo sull'acquisizione della
quota di maggioranza della società di gestione da parte della
Regione non è stato ancora sciolto. Maurizio Bucci (Pdl) rileva
che la questione aeroportuale è puramente economica, non
politica. Servono risorse finanziarie o passeggeri da offrire
agli interlocutori e gli interessi economici possono rendere
possibili alleanze. Lasciamo lavorare la Giunta per quantificare
l'ingresso della Regione nella società di gestione. In passato la
Regione ha latitato, ora è presente.
Un futuro fosco, secondo Gianfranco Moretton (PD), quello che si
prospetta all'aeroscalo regionale, un problema legato alle
prospettive. Gli ultimi mesi sono stati costellati da segnali
negativi con perdite di passeggeri e tratte. Gli investimenti e
le spese devono essere mirati a una prospettiva futura, non
ancora definita. Il capogruppo ha chiesto di conoscere i
contenuti dei colloqui intrattenuti con Venezia, evidenziando
l'opportunità di acquisire partner e rotte verso est e di giocare
un ruolo alla pari in eventuali alleanze.
Una mano tesa alla maggioranza per interloquire in modo
costruttivo e responsabile sul futuro dello scalo di Ronchi.
L'inclusione di tutte le forze politiche nella questione è stata
auspicata da Mauro Travanut (PD), preoccupato da evidenti segni
di collasso della struttura. Ci vuole condivisione per garantire
uscita dall'empasse, ha detto il consigliere, chiedendo
all'assessore di conoscere la strategia complessiva e la volontà
della Giunta di confrontarsi con il Consiglio regionale per
ricercare un'intesa e condividere una soluzione.
(immagini tv)