SA-SEL: Pustetto, su Piano sanitario spettacolo opprimente
(ACON) Trieste, 23 feb - COM/AB - Ormai da molti giorni viene
rinviata la discussione del Piano socio sanitario 2010-12 in III
commissione a causa dei contrasti interni al centro destra. Lo
spettacolo che questa maggioranza offre è decisamente opprimente
e questo non tanto perché persegue politiche molto lontane dal
nostro modo di pensare, ma perché tutto sembra passibile di
contrattazione come in un mercato arabo.
Il commento è di Stefano Pustetto, consigliere regionale di
SA-SEL, che aggiunge.
In questo Suq nostrano non esistono principi non negoziabili, non
si cono punti fermi. Si può trattare su tutto, anche contro il
buon senso e la logica, anche a costo di rinnegare i principi
ispiratori della propria appartenenza politica, come fa l'UDC.
Dopo una lotta senza esclusione di colpi, improvvisamente e in
modo mediaticamente efficace tutti gli attori si presentano alla
telecamere sorridenti e contenti come fossero andati a una festa:
l'accordo è stato raggiunto!
Confesso una sottile vena di ammirazione per la capacità di molti
a convivere con le proprie contraddizioni, serenamente, senza
arrossire, senza nascondersi o scantonare nelle strade meno
frequentate. Osserviamo, così, che quelli che si riempiono la
bocca con la parola famiglia sono gli stessi che spesso ne hanno
formate più di una, che ritengono che il convivente non abbia
nessun diritto tranne nel momento in cui si conviva con un
parlamentare, che il Vangelo e la difesa della cristianità viene
invocata solo per drenare voti e non per testimonianza, che
sicurezza è solo mettere telecamere o proporre ronde e non
integrare.
Non mi dilungo in un elenco noto ai più - aggiunge Pustetto - ma
osservo con amarezza che con tutte le criticità, imprecisioni e
omissioni del Piano sanitario e sociosanitario 2010-2012, quello
che inchioda questa maggioranza sono gli ambulatori per le cure
ai clandestini. E' giusto ridurre un Piano solo a questo? Non che
il tema in oggetto non sia degno di nota, ma ci sono molte altre
questioni da affrontare.
Ricordo poi - conclude il consigliere di Sinistra, Ecologia e
Libertà - per chi non lo sapesse, che i medici che vi prestano
servizio lo fanno a titolo gratuito e che la sicurezza, quella
sanitaria, dipende anche dalla diagnosi tempestiva della malattie
contagiose. Come Voltaire e Dostoevskij dissero che la civiltà di
uno Stato la si può dedurre dalle condizioni delle sue carceri,
io aggiungo anche dalle cure che si prestano ai più svantaggiati.