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PD: Menis, vero Piano sanitario negli accordi di maggioranza

24.02.2010
15:45
Trieste, 24 feb - COM/AB - Il vero Piano sociosanitario esiste solo sul libro degli accordi di maggioranza. Per quasi quattro mesi siamo stati presi in giro, e con noi tutti i cittadini, costretti a ragionare su un testo superato da una serie di contrattazioni - regolate esclusivamente in base agli accordi politici interni al centro-destra - che non c'è dato conoscere.

Lo sostiene Paolo Menis, consigliere regionale del PD e componente della III Commissione sanità che dovrà esprimere domani un parere sul documento presentato dall'assessore Kosic agli inizi del novembre scorso.

Di fatto, per tutto questo tempo siamo stati costretti a discutere su un testo vecchio, bloccato dallo stesso presidente Tondo il giorno prima che fosse presentato in Commissione perchè, evidentemente, oltre a noi scontentava la stessa maggioranza. Un fatto politicamente grottesco, significa che la bozza che era stata approvata all'unanimità non era nemmeno stata letta.

Da qui è partito un susseguirsi frenetico di riunioni di maggioranza in cui si sono affrontate tutte le carenze di un testo che è apparso subito caratterizzato da gravi omissioni. Effettiva riorganizzazione degli ospedali di rete, progetti di prevenzione, futuro degli ambulatori per i clandestini, ruolo dell'assistenza territoriale, sono solo alcuni dei grandi temi al centro di questa consultazione parallela su cui siamo stati tenuti all'oscuro, fatti salvi gli annunci sulla stampa.

Con il risultato che domani si arriverà in Commissione in una situazione paradossale.

Potrebbe esserci presentato un testo pressoché invariato, con modifiche marginali e poco impattanti da un punto di vista sostanziale, salvando così l'assessore Kosic ma privando, di fatto, il Piano di qualsiasi visione prospettiva. Infatti, apparirebbe di tutta evidenza che la soluzione alle vere questioni affrontate e risolte con logiche di potere interne al centrodestra sono state scritte come impegni a reciproche concessioni sul libro di maggioranza, del cui contenuto ai cittadini non è dato sapere. Altrimenti non si spiegherebbe come un testo, che a novembre scontentava tutti, adesso possa essere votato in maniera compatta da tutta la coalizione.

Diversamente, saremmo messi di fronte a un Piano completamente diverso, stravolto per poter recepire i vari accordi di questi ultimi giorni, questo senza averlo nemmeno potuto conoscere in tempo per poterlo adeguatamente analizzare e approfondire e su cui saremo chiamati a esprimerci alla cieca.

In tutti i casi - conclude Menis - saremo chiamati a manifestare la delusione per una trasparenza e una correttezza che fin qui sono mancate.