PD: Menis, vero Piano sanitario negli accordi di maggioranza
Trieste, 24 feb - COM/AB - Il vero Piano sociosanitario esiste
solo sul libro degli accordi di maggioranza. Per quasi quattro
mesi siamo stati presi in giro, e con noi tutti i cittadini,
costretti a ragionare su un testo superato da una serie di
contrattazioni - regolate esclusivamente in base agli accordi
politici interni al centro-destra - che non c'è dato conoscere.
Lo sostiene Paolo Menis, consigliere regionale del PD e
componente della III Commissione sanità che dovrà esprimere
domani un parere sul documento presentato dall'assessore Kosic
agli inizi del novembre scorso.
Di fatto, per tutto questo tempo siamo stati costretti a
discutere su un testo vecchio, bloccato dallo stesso presidente
Tondo il giorno prima che fosse presentato in Commissione perchè,
evidentemente, oltre a noi scontentava la stessa maggioranza. Un
fatto politicamente grottesco, significa che la bozza che era
stata approvata all'unanimità non era nemmeno stata letta.
Da qui è partito un susseguirsi frenetico di riunioni di
maggioranza in cui si sono affrontate tutte le carenze di un
testo che è apparso subito caratterizzato da gravi omissioni.
Effettiva riorganizzazione degli ospedali di rete, progetti di
prevenzione, futuro degli ambulatori per i clandestini, ruolo
dell'assistenza territoriale, sono solo alcuni dei grandi temi al
centro di questa consultazione parallela su cui siamo stati
tenuti all'oscuro, fatti salvi gli annunci sulla stampa.
Con il risultato che domani si arriverà in Commissione in una
situazione paradossale.
Potrebbe esserci presentato un testo pressoché invariato, con
modifiche marginali e poco impattanti da un punto di vista
sostanziale, salvando così l'assessore Kosic ma privando, di
fatto, il Piano di qualsiasi visione prospettiva. Infatti,
apparirebbe di tutta evidenza che la soluzione alle vere
questioni affrontate e risolte con logiche di potere interne al
centrodestra sono state scritte come impegni a reciproche
concessioni sul libro di maggioranza, del cui contenuto ai
cittadini non è dato sapere. Altrimenti non si spiegherebbe come
un testo, che a novembre scontentava tutti, adesso possa essere
votato in maniera compatta da tutta la coalizione.
Diversamente, saremmo messi di fronte a un Piano completamente
diverso, stravolto per poter recepire i vari accordi di questi
ultimi giorni, questo senza averlo nemmeno potuto conoscere in
tempo per poterlo adeguatamente analizzare e approfondire e su
cui saremo chiamati a esprimerci alla cieca.
In tutti i casi - conclude Menis - saremo chiamati a manifestare
la delusione per una trasparenza e una correttezza che fin qui
sono mancate.