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II Comm: audizione Violino, Programma sviluppo rurale (1)

24.02.2010
16:12
(ACON) Trieste, 24 feb - ET - 354 domande solo per l'insediamento di giovani agricoltori - sulle quasi 5.000 finanziamento pervenute complessivamente sulle varie linee del Programma di sviluppo rurale 2007-2013 - sono la chiara indicazione che il settore primario del Friuli Venezia Giulia ha un futuro.

L'assessore alle Risorse agricole Claudio Violino, sentito dalla II Commissione consiliare presieduta da Maurizio Franz (LN), ha così evidenziato la vitalità del comparto, nonostante una crisi strutturale e congiunturale.

Si tratta di un documento programmatico finalizzato al sostegno dello sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo, approvato al termine della scorsa legislatura. I finanziamenti a oggi sono stati stanziati e spesi in modo efficace, così che sarà possibile - ha detto l'assessore - accedere a eventuali fondi residui, cioè a stanziamenti non spesi in tempo utile da altre Regioni.

Violino ha fatto una panoramica delle richieste e dei fondi a disposizione per il primo triennio che si è appena concluso. Complessivamente sono state presentate 4.854 domande, con una richiesta di fondi pari a poco più di 200 milioni di euro. La grande affluenza di domande è anche il risultato della proroga concessa alle categorie, fatto che ha ritardato molto la creazione delle graduatorie.

La Regione aveva a disposizione 76 milioni e quindi ha potuto sostenere il 37,69% delle domande. Le linee di finanziamento previste che hanno registrato un'enorme disparità tra domande pervenute e disponibilità economiche, sono quelle per i giovani agricoltori e per l'ammodernamento delle singole aziende agricole. Per i giovani c'erano 600mila euro di fondi disponibili, contro gli oltre 16 milioni richiesti, mentre per l'ammodernamento la disponibilità era di 7 milioni e mezzo, mentre sono state fatte domande per quasi dieci volte tanto, ovvero 71 milioni. Di contro, per esempio, l'accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali ha registrato un esubero di risorse: 3 milioni a disposizione e richieste solo per 260mila euro.

All'interno del Programma ci sarà la necessità di riequilibrare la distribuzione delle risorse, ha detto l'assessore, specie a favore di iniziative che, in base alla numerosità delle richieste, sono sottofinanziate: i progetti integrati, i giovani, l'ammodernamento.

Ulteriori nuove risorse, pari a 19 milioni e mezzo di euro, verranno immessi nel sistema. Provengono dal programma comunitario Health Check e serviranno a sostenere l'ammodernamento e l'adeguamento strutturale delle aziende nelle zone vulnerabili ai nitrati. Parte di questi fondi serviranno anche a ristrutturare il settore lattiero caseario e per fornire di banda larga zone rurali non fornite.

Violino ha evidenziato le linee che intende potenziare con i prossimi bandi correlati al Programma. Si tratta del miglioramento strutturale e della salvaguardia delle aziende zootecniche, un settore in estrema crisi aggravata dal recepimento della direttiva nitrati. L'obiettivo è di salvare un congruo numero di aziende zootecniche che mantengono il territorio in equilibrio sostenibile e ne lasciano intatta la bellezza.

L'immediata eseguibilità dei progetti presentati ai bandi, ha evidenziato Violino, rende i finanziamenti erogati immediatamente disponibili ad agire come volano per le piccole e medie imprese della regione, coinvolte ad esempio negli ammodernamenti delle aziende agricole.

L'assessore si è detto anche disponibile a mantenere le graduatorie generate dal bando appena concluso e a ricercare altri fondi disponibili nel bilancio regionale. A destare preoccupazione è la capacità di spesa dei prossimi anni, dato che questo genere di finanziamenti prevede una copertura delle spese da parte del privato del 70%. Le aziende attualmente soffrono del blocco della liquidità e di quello finanziario, dato che nel prossimo futuro i mercati non fanno presagire aumenti dei prezzi dei prodotti. Per il secondo triennio del Programma ci sono 110 milioni di fondi disponibili e la capacità delle aziende di investire sarà strettamente monitorata.

(segue)

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