PD: Brussa,sanità isontina consiglieri centrodestra incapaci
(ACON) Trieste, 24 feb - COM/AB - Registro una volta di più
come i consiglieri regionali isontini del centrodestra, per
coprire la loro incapacità a far modificare il Piano sanitario
presentato dall'assessore Kosic, non trovino di meglio che
accusare la Giunta Illy e noi consiglieri del Partito Democratico
dei presunti danni che avremmo fatto nei confronti della sanità
isontina.
A sottolinearlo è Franco Brussa, consigliere regionale del PD, al
quale risulta evidente che quando i tre esponenti del
centrodestra - Valenti, Marin e Razzini - sono costretti a fare
una conferenza stampa annunciando un documento da portare domani
in Commissione con le loro richieste significa, senza ombra di
dubbio, che hanno un peso politico talmente irrilevante
all'interno dell'attuale maggioranza, tale da non essere riusciti
in alcun modo a incidere concretamente nelle scelte contenute in
quel Piano.
Nel merito delle proposte da loro avanzate, Brussa ricorda come
la richiesta di riassegnare i posti letto a rianimazione,
cardiologia e nefrologia non sia altro che la stessa fatta da lui
in III Commissione sanità già al primo incontro con l'assessore
Kosic, in quanto tale sottrazione è intollerabile per un
territorio, quello isontino, dove le patologie riferite a quelle
specialità sono molto alte.
Brussa trova poi del tutto sbagliato che si tenti di salvare un
centro nascite quando il Piano e l'assessore Kosic spiegano che
una percentuale di nascite di un bambino ogni 2, 3 giorni
significa mettere a rischio vita la puerpere e il nascituro.
Allora delle due l'una: o non è vero ciò che affermano Kosic e il
suo Piano e allora l'assessore va delegittimato oppure, se è
vero, responsabilmente non si può non tenerne conto.
Proporre, come fanno i tre consiglieri del centrodestra, che sia
il territorio a scegliere, significa che mantenere due punti
nascita nell'isontino, oltre ai pericoli già citati, comporterà
una sottrazione di risorse economiche per il mantenimento o il
potenziamento di altri settori.
Singolare poi che si parli, e davvero sono solo parole, di
collaborazione transfrontaliera, quando nel Piano questa
possibilità non è prevista come invece lo era nel Piano nella
Giunta Illy.
I tre colleghi del centrodestra dimenticano, inoltre, tutta
un'altra serie di esigenze e necessità su cui, invece,
bisognerebbe alzare la voce: Brussa si riferisce all'aumento
degli infermieri, dato l'Azienda - parole di Kosic - è quella più
mal messa; alla riattivazione del Centro per le malattie
metaboliche dell'osso, un vero è proprio fiore all'occhiello che
è stato cancellato, e alla necessità di dotare finalmente la
neurologia del servizio di trombolisi.
La lista potrebbe continuare e riguardare, ad esempio, il
potenziamento della Medicina del lavoro a Monfalcone, data
l'altissima incidenza di infortuni e di morti per l'asbestosi,
come anche la valorizzazione del parco Basaglia e capire le
scelte che si vogliono fare nell'area del ex ospedale.
Una volta di più, con il loro agire, Valenti, Marin e Razzini,
hanno perso un'occasione: quella di fare fronte comune con tutti
i consiglieri eletti nel territorio verso un Piano che, una volta
di più, considera la sanità isontina assolutamente marginale nel
panorama della sanità regionale.
Comunque - conclude Brussa - possiamo davvero stare tranquilli,
dato che abbiamo appreso che sono riusciti a trovare un accordo
in merito alla volontà di abolire l'ambulatorio dedicato alle
cure del clandestini.
Succederà così che i nostri due Pronto soccorso, già oggi
intasati da persone bisognose di intervento, finiranno al
collasso, con la conseguenza che i cittadini italiani, bisiachi e
friulani avranno, anche in questo caso, una risposta sanitaria e
assistenziale peggiore che nelle altre Aziende.