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PD: Brussa,sanità isontina consiglieri centrodestra incapaci

24.02.2010
16:54
(ACON) Trieste, 24 feb - COM/AB - Registro una volta di più come i consiglieri regionali isontini del centrodestra, per coprire la loro incapacità a far modificare il Piano sanitario presentato dall'assessore Kosic, non trovino di meglio che accusare la Giunta Illy e noi consiglieri del Partito Democratico dei presunti danni che avremmo fatto nei confronti della sanità isontina.

A sottolinearlo è Franco Brussa, consigliere regionale del PD, al quale risulta evidente che quando i tre esponenti del centrodestra - Valenti, Marin e Razzini - sono costretti a fare una conferenza stampa annunciando un documento da portare domani in Commissione con le loro richieste significa, senza ombra di dubbio, che hanno un peso politico talmente irrilevante all'interno dell'attuale maggioranza, tale da non essere riusciti in alcun modo a incidere concretamente nelle scelte contenute in quel Piano.

Nel merito delle proposte da loro avanzate, Brussa ricorda come la richiesta di riassegnare i posti letto a rianimazione, cardiologia e nefrologia non sia altro che la stessa fatta da lui in III Commissione sanità già al primo incontro con l'assessore Kosic, in quanto tale sottrazione è intollerabile per un territorio, quello isontino, dove le patologie riferite a quelle specialità sono molto alte.

Brussa trova poi del tutto sbagliato che si tenti di salvare un centro nascite quando il Piano e l'assessore Kosic spiegano che una percentuale di nascite di un bambino ogni 2, 3 giorni significa mettere a rischio vita la puerpere e il nascituro. Allora delle due l'una: o non è vero ciò che affermano Kosic e il suo Piano e allora l'assessore va delegittimato oppure, se è vero, responsabilmente non si può non tenerne conto.

Proporre, come fanno i tre consiglieri del centrodestra, che sia il territorio a scegliere, significa che mantenere due punti nascita nell'isontino, oltre ai pericoli già citati, comporterà una sottrazione di risorse economiche per il mantenimento o il potenziamento di altri settori.

Singolare poi che si parli, e davvero sono solo parole, di collaborazione transfrontaliera, quando nel Piano questa possibilità non è prevista come invece lo era nel Piano nella Giunta Illy.

I tre colleghi del centrodestra dimenticano, inoltre, tutta un'altra serie di esigenze e necessità su cui, invece, bisognerebbe alzare la voce: Brussa si riferisce all'aumento degli infermieri, dato l'Azienda - parole di Kosic - è quella più mal messa; alla riattivazione del Centro per le malattie metaboliche dell'osso, un vero è proprio fiore all'occhiello che è stato cancellato, e alla necessità di dotare finalmente la neurologia del servizio di trombolisi.

La lista potrebbe continuare e riguardare, ad esempio, il potenziamento della Medicina del lavoro a Monfalcone, data l'altissima incidenza di infortuni e di morti per l'asbestosi, come anche la valorizzazione del parco Basaglia e capire le scelte che si vogliono fare nell'area del ex ospedale.

Una volta di più, con il loro agire, Valenti, Marin e Razzini, hanno perso un'occasione: quella di fare fronte comune con tutti i consiglieri eletti nel territorio verso un Piano che, una volta di più, considera la sanità isontina assolutamente marginale nel panorama della sanità regionale.

Comunque - conclude Brussa - possiamo davvero stare tranquilli, dato che abbiamo appreso che sono riusciti a trovare un accordo in merito alla volontà di abolire l'ambulatorio dedicato alle cure del clandestini. Succederà così che i nostri due Pronto soccorso, già oggi intasati da persone bisognose di intervento, finiranno al collasso, con la conseguenza che i cittadini italiani, bisiachi e friulani avranno, anche in questo caso, una risposta sanitaria e assistenziale peggiore che nelle altre Aziende.