PD: Moretton, sul Tagliamento prevale la linea Ponzio Pilato
(ACON) Trieste, 25 feb - COM/AB - L'assessore De Anna dichiara
di chiedere al governo Berlusconi il commissario sul Tagliamento
e in questo modo crea le condizioni per bloccare qualsiasi
intervento previsto dal Piano stralcio dell'Autorità di bacino
dell'Alto Adriatico di Venezia. Questo è il modo migliore per
lavarsene le mani, come fece Ponzio Pilato, adducendo quale
motivazione una pronuncia del Consiglio di Stato che, a suo dire,
ha fermato il contenuto del piano stesso, ivi comprese la
realizzazione delle casse di espansione sul Tagliamento e tutte
le altre opere idrauliche previste. E tutto ciò con buona pace
delle popolazioni rivierasche, in particolare quelle di Latisana,
che dovranno aspettare chissà per quanti decenni la messa in
sicurezza dei loro centri abitati.
La sottolineatura è del capogruppo PD in Consiglio regionale
Gianfranco Moretton, a giudizio del quale l'assessore De Anna,
anziché accampare giustificazioni tra l'altro non vere, dovrebbe
operare concretamente per dar corso a ciò che egli ha in mente,
ma che ancora non ha voluto o potuto esplicitare. Infatti, non è
assolutamente vero che il Consiglio di Stato abbia bloccato la
realizzazione delle opere idrauliche sul Tagliamento, perché
l'organo giudiziario competente che ha sentenziato sull'argomento
è il Tribunale superiore delle acque che, il 26 marzo 2008, ha
dichiarato, fra le altre cose, vigente il Piano stralcio e quindi
ha autorizzato il proseguimento delle iniziative per realizzare
le opere in esso previste.
Quindi l'assessore De Anna, senza indugio, decida se la Regione
vuole o meno realizzare le sistemazioni idrauliche previste, e
qualora intendesse cambiare idea, anziché affidarsi ad un
commissario statale che mai verrà nominato, si assuma ogni
responsabilità e chieda all'Autorità di bacino dell'Alto
Adriatico di cambiare i contenuti del Piano stralcio cancellando
le casse di espansione e nel contempo chieda al ministero per
l'ambiente l'autorizzazione a utilizzare i 53 milioni di euro
giacenti nelle casse della Regione per fare altre opere di
sistemazione idrogeologica per garantire un livello di sicurezza
accettabile alle popolazioni rivierasche.
Per quanto riguarda invece la difesa del suolo, a De Anna ci sono
voluti ben due anni per annunciare la presentazione di un disegno
di legge, che è quello lasciatogli in eredità dalla precedente
legislatura. Prendo atto - conclude Moretton - che finalmente,
svegliatosi dal torpore, lo presenterà alla Giunta regionale. È
bene però che i cittadini sappiano anche che nella legislatura
precedente sono stati resi disponibili 11 milioni di euro per il
bacino idrografico del Cormor utilizzati per la destra Torre, e
60 milioni di euro circa per il bacino del Livenza utilizzati per
diaframmare tutti gli argini del Meduna e del Livenza. Una
politica del fare che, riconfermo, purtroppo non trova
corrispondenza nei capitoli di bilancio per il triennio 2008-2010
della gestione del governo Tondo, di cui De Anna fa parte.