PD: Lupieri, mantenere struttura di ematologia a Trieste
(ACON) Trieste, 01 mar - COM/AB - Sergio Lupieri, consigliere
regionale del PD e vicepresidente della III Commissione sanità,
si schiera per il mantenimento a Trieste della struttura
operativa complessa di ematologia, perché "anche il capoluogo
giuliano ha diritto ad avere un centro qualificato affinché i
suoi cittadini non vadano in giro per la regione, ma possano
trovare localmente un valido riferimento".
"Ci sono tutte le condizioni - aggiunge Lupieri - affinché in
Friuli Venezia Giulia ci siano 2 centri regionali di ematologia.
E se l'ematologia universitaria di Udine è certamente un po' più
grande e svolge una maggiore attività, è altrettanto vero che
pure l'ematologia ospedaliera di Trieste ha numeri importanti di
attività: 9.000 prestazioni ambulatoriali l'anno, 4 medici, 20
posti letto, trapianti di midollo autologo, 2 ambulatori, un
centro di spesa focalizzato. Tutta l'attività è documentata, in
aumento, con un lavoro dimostrato scientificamente e basato su
dati oggettivi".
"Una delle poche cose positive della proposta di piano
sociosanitario regionale 2010-2012 è proprio la decisione di
costituire la struttura complessa di ematologia a Trieste, quale
naturale conseguenza dell'attività svolta. Certamente sono
auspicabili sinergie tra i professionisti, ma bisogna cercarle
affinché ognuno possa trovare le sue specificità. Le sinergie
comunque dipendono dalle persone sul campo e dalla loro buona
volontà a collaborare e a condividere percorsi comuni".
"L'ematologia universitaria di Udine - conclude Lupieri - oltre
all'attività assistenziale ne svolge anche una didattica e di
ricerca. L'ematologia ospedaliera di Trieste ha per finalità
principale l'assistenza. E purtroppo le patologie ematologiche
sono in forte crescita, come documentato dall'attività svolta, e
quindi non si capisce perché 9.000 prestazioni ambulatoriali
l'anno dovrebbero andare da Trieste a Udine. Non vorrei che
dietro a una crociata contro la struttura operativa complessa di
ematologia di Trieste vi fossero motivazioni meno nobili, che
alla fine però possono andare a pesare sulla salute dei
cittadini".