UDC: Sasco, le foibe utilizzate come discariche
(ACON) Trieste, 01 mar - COM/ET - "Le cavità carsiche, più note
come foibe, dove hanno trovato la morte migliaia di persone al
termine della Seconda guerra mondiale, sono state trasformate in
discariche abusive di tipo inquinante?"
E' quanto ha chiesto in un'interrogazione urgente il capogruppo
UDC in Consiglio regionale Edoardo Sasco, appresa la notizia da
organi di informazione locali e nazionali che ampie zone del
Carso triestino, goriziano e sloveno sono diventate nel corso
degli anni degli immondezzai che il più delle volte interessano
non solo la superficie, ma soprattutto le cavità interrate del
Carso, dove furono soppressi migliaia di individui, italiani e
non, dalle truppe partigiane di Tito.
Per individuare l'estensione del fenomeno, Sasco rileva che nei
mesi scorsi nel solo Abisso Plutone sono state rinvenute tre
auto, quindici motorini, trentadue metri cubi di immondizie, il
tutto frammisto a ossa umane.
L'esponente centrista chiede alla Giunta se le notizie riportate
siano rispondenti alla realtà e in che misura, e sottolinea come
la circostanza, oltre a costituire una vera minaccia ambientale
in un territorio particolarmente delicato quale è il Carso dove
gli inquinanti finiscono nelle acque sotterranee e quindi in
mare, rappresenterebbe una gravissima offesa nei confronti della
memoria per le vittime delle foibe e per i loro familiari.
Sasco chiede anche i pareri del Corpo forestale dello Stato e
delle Amministrazioni provinciali competenti per materia, e quali
iniziative intende intraprendere la Regione per tutelare
l'ambiente e la salute dei cittadini e riconoscere i doveri
civili di rispetto e riconoscenza intramontabili nei confronti
delle vittime delle foibe.