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UDC: Sasco, le foibe utilizzate come discariche

01.03.2010
15:35
(ACON) Trieste, 01 mar - COM/ET - "Le cavità carsiche, più note come foibe, dove hanno trovato la morte migliaia di persone al termine della Seconda guerra mondiale, sono state trasformate in discariche abusive di tipo inquinante?"

E' quanto ha chiesto in un'interrogazione urgente il capogruppo UDC in Consiglio regionale Edoardo Sasco, appresa la notizia da organi di informazione locali e nazionali che ampie zone del Carso triestino, goriziano e sloveno sono diventate nel corso degli anni degli immondezzai che il più delle volte interessano non solo la superficie, ma soprattutto le cavità interrate del Carso, dove furono soppressi migliaia di individui, italiani e non, dalle truppe partigiane di Tito.

Per individuare l'estensione del fenomeno, Sasco rileva che nei mesi scorsi nel solo Abisso Plutone sono state rinvenute tre auto, quindici motorini, trentadue metri cubi di immondizie, il tutto frammisto a ossa umane.

L'esponente centrista chiede alla Giunta se le notizie riportate siano rispondenti alla realtà e in che misura, e sottolinea come la circostanza, oltre a costituire una vera minaccia ambientale in un territorio particolarmente delicato quale è il Carso dove gli inquinanti finiscono nelle acque sotterranee e quindi in mare, rappresenterebbe una gravissima offesa nei confronti della memoria per le vittime delle foibe e per i loro familiari.

Sasco chiede anche i pareri del Corpo forestale dello Stato e delle Amministrazioni provinciali competenti per materia, e quali iniziative intende intraprendere la Regione per tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini e riconoscere i doveri civili di rispetto e riconoscenza intramontabili nei confronti delle vittime delle foibe.