Pens: Ferone, aumenti rette case di riposo e controlli
(ACON) Trieste, 03 mar - COM/AB - L'Assessore alla salute e
alle politiche sociali Vladimir Kosic ha risposto a
un'interrogazione del consigliere del Partito Pensionati Luigi
Ferone che sollecitava iniziative per contrastare gli aumenti
delle rette delle case di riposo apportati da quasi tutte le
strutture comunali e private dal primo gennaio.
La risposta di Kosic, burocratica e non risolutiva, ha lasciato
del tutto insoddisfatto Ferone, in particolare per quel che
riguarda le modalità con cui dovrebbero essere fatti i controlli
sulla documentazione delle case di riposo a giustificazione degli
aumenti operati, dal momento che tali controlli dovrebbero essere
a campione.
"Vero è che la Regione ha stanziato 8 milioni e 600 mila euro per
l'abbattimento della retta giornaliera di accoglienza di anziani
non autosufficienti in strutture residenziali regolarmente
autorizzate al funzionamento - ha dichiarato il rappresentante
del Partito Pensionati - che saranno destinati, in parte,
all'aumento indistinto della quota attuale di 15,60 euro e, in
parte, saranno riconosciuti in modo differenziato in relazione
alla situazione economica dell'ospite. C'è però da sottolineare -
ha evidenziato Ferone - che questi soldi vanno alle case di
riposo e non direttamente alle famiglie, come se gli aumenti
fossero inevitabili.
"Il Partito Pensionati ritiene che bisognerebbe agevolare al
massimo la permanenza degli anziani presso le proprie famiglie ed
è proprio in questa direzione che dovrebbe andare l'azione della
Regione, con politiche mirate a sostenere quelle famiglie che
tengono i loro cari, non autosufficienti, malati, anziani, in
casa, garantendo quell'amore e quell'affetto che non potranno
trovare altrove.
"Troppe famiglie - ha concluso Ferone - sono lasciate sole ad
affrontare spese esorbitanti, per la badanti e per le necessità
primarie del congiunto non autosufficiente: un maggiore aiuto
dalla Regione sarebbe quantomeno doveroso".