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Pens: Ferone, aumenti rette case di riposo e controlli

03.03.2010
12:08
(ACON) Trieste, 03 mar - COM/AB - L'Assessore alla salute e alle politiche sociali Vladimir Kosic ha risposto a un'interrogazione del consigliere del Partito Pensionati Luigi Ferone che sollecitava iniziative per contrastare gli aumenti delle rette delle case di riposo apportati da quasi tutte le strutture comunali e private dal primo gennaio.

La risposta di Kosic, burocratica e non risolutiva, ha lasciato del tutto insoddisfatto Ferone, in particolare per quel che riguarda le modalità con cui dovrebbero essere fatti i controlli sulla documentazione delle case di riposo a giustificazione degli aumenti operati, dal momento che tali controlli dovrebbero essere a campione.

"Vero è che la Regione ha stanziato 8 milioni e 600 mila euro per l'abbattimento della retta giornaliera di accoglienza di anziani non autosufficienti in strutture residenziali regolarmente autorizzate al funzionamento - ha dichiarato il rappresentante del Partito Pensionati - che saranno destinati, in parte, all'aumento indistinto della quota attuale di 15,60 euro e, in parte, saranno riconosciuti in modo differenziato in relazione alla situazione economica dell'ospite. C'è però da sottolineare - ha evidenziato Ferone - che questi soldi vanno alle case di riposo e non direttamente alle famiglie, come se gli aumenti fossero inevitabili.

"Il Partito Pensionati ritiene che bisognerebbe agevolare al massimo la permanenza degli anziani presso le proprie famiglie ed è proprio in questa direzione che dovrebbe andare l'azione della Regione, con politiche mirate a sostenere quelle famiglie che tengono i loro cari, non autosufficienti, malati, anziani, in casa, garantendo quell'amore e quell'affetto che non potranno trovare altrove.

"Troppe famiglie - ha concluso Ferone - sono lasciate sole ad affrontare spese esorbitanti, per la badanti e per le necessità primarie del congiunto non autosufficiente: un maggiore aiuto dalla Regione sarebbe quantomeno doveroso".