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PD: Menis, oltre 100 interrogazioni PD inevase dalla Giunta

03.03.2010
14:42
(ACON) Trieste, 03 mar - COM/ET - Oltre cento interrogazioni del Partito Democratico giacciono negli uffici del Consiglio regionale in attesa di una risposta, che, per molte di esse, si rivelerà assolutamente inutile. A evidenziarlo è il consigliere del PD Paolo Menis, che interpreta questa situazione come un rifiuto a confrontarsi da parte della Giunta.

L'occasione per affrontare l'argomento è la presentazione in Consiglio del Rapporto sulla Legislazione 2008. Un'occasione troppo spesso sottovalutata - prosegue Menis - che invece rappresenta un momento importante per soffermarsi sulla verifica del funzionamento di alcuni meccanismi politici che costituiscono il cardine del sistema democratico della nostra Regione.

Uno di questi sono proprio le interrogazioni, che vengono rivolte alla Giunta per ottenere spiegazioni o chiarimenti. Un momento di confronto fondamentale - così Menis - se gestito con senso di responsabilità e rispetto del reciproco ruolo istituzionale, creato per garantire le procedure di legge e favorire la dialettica tra le parti politiche, che però questa Giunta svilisce e mortifica in maniera sistematica.

Il più delle volte le nostre interrogazioni vengono completamente ignorate, per essere esaminate quando ormai hanno perso ogni significato sostanziale, in prossimità della scadenza dei termini imposti dal regolamento, addirittura un anno dopo. Va ricordato che, essendo strutturati come forma di controllo e dibattito su atti puntuali, molto spesso le interrogazioni prendono spunto da fatti di attualità o da recenti provvedimenti assunti in sede di Giunta, che spesso perdono progressivamente significato ed interesse col passare del tempo.

Che senso ha rispondere ora, ad esempio, all'interrogazione dei colleghi sulla permanenza del Sunsplash a Rivoli di Osoppo (il riferimento è alla seduta di martedì) - si chiede il consigliere - quando ormai è già tutto deciso da mesi? E' solo un'inutile perdita di tempo, un costo della politica di cui si potrebbe fare benissimo a meno.

Mi auguro che in futuro questo atteggiamento possa cambiare - conclude Menis - in favore di un maggiore senso delle istituzioni e delle loro regole di funzionamento.